di Fabio BELLI
Le pagelle biancazzurre del deludente pareggio a Marassi tra Genoa e Lazio: la squadra di Inzaghi si fa rimontare e commette errori già visti nel corso di questa stagione.
Reina 6: Incolpevole sul gol subito, attento in altre circostanze, soprattutto sulle uscite.
Patric 6: Prova attenta nel primo tempo, ma proprio alla fine si lascia scappare Zappacosta con troppa disinvoltura, spendendo il fallo da ammonizione che gli costa la sostituzione.
Luiz Felipe (dal 1’st) 5.5: Potrebbe marcare meglio Destro sul gol subito, ma quando arriva una frana avoja a raccoglie le pietre. Si guadagnerebbe un altro rigore ma Zappacosta gioca a pallavolo, felice della sensazione che Calvarese lascia: dopo un penalty già assegnato, i calciatori del Genoa avrebbero potuto anche denudarsi in area di rigore, l’arbitro gli avrebbe passato l’accappatoio e fatto continuare a giocare.
Acerbi 5.5: Apprezzabile il modo in cui si fa trovare pronto dopo l’infortunio e un grande salvataggio su Shomudorov. Intollerabili le sue incursioni offensive in una squadra che avrebbe bisogno di lui piantato al centro della difesa. Uno degli equivoci tattici più gravi di questa stagione.
Radu 6: Soffre su un paio di ripartenza nella ripresa, ma è tutta la squadra ad essere malmessa. In marcatura è invece molto attento e concentrato.
Lazzari 5: Se fossimo ad Helsinki ’83 sarebbe da medaglia, ma il calcio non è atletica leggera e coi piedi non ne azzecca una. Caicedo non lo aiuta sull’ultimo contropiede utile, ma anche lui sembra quasi non guardare quello che fa.
Milinkovic-Savic 6.5: Un grande primo tempo, sfiora il gol su punizione e inventa un lancio da urlo per Immobile. La classe si offusca nella ripresa, anche se almeno non fa danni come molti compagni di squadra.
Andreas Pereira (dal 36’st) 6: Sarebbe bello vederlo titolare contro la Fiorentina, altrimenti resteremo a vita con la sensazione che se fosse entrato prima…
Lucas Leiva 4.5: Disastroso, forse la sua peggior prestazione con la maglia della Lazio. Evidentemente non pronto dopo l’infortunio, non si capisce perché non spenda il fallo su Shomudorov, quando poi, diffidato, si fa comunque ammonire poco dopo. La mancanza del suo filtro a centrocampo è un altro dei punti chiave che non fa girare la squadra.
Escalante (dal 24’st) 6: Inspiegabile perché non possa partire titolare con Leiva in queste condizioni, col brasiliano che al limite nei 20′ finali poteva dare qualcosa.
Luis Alberto 5.5: Qualche giocata interessante non manca mai al suo repertorio, ma l’impressione è che le idee mancano anche a causa di una squadra che non si muove o che lo fa sempre nello stesso modo.
Akpa Akpro (dal 44’st) Senza voto.
Marusic 6: Sbriga il compitino senza problemi, difensivamente ha capito i movimenti e questo è utile alla squadra, ma la spinta offensiva è praticamente nulla, forse per la solita mancanza di sicurezza.
Immobile 6.5: Torna al gol su rigore, manca di poco il raddoppio su assist da urlo di Milinkovic-Savic. Ma nella ripresa finisce la benzina anche lui, bisogna fare attenzione a non usurarlo.
Caicedo 4.5: Meno chiacchiere e più fatti, l’uomo dell’ultimo minuto quando gioca dall’inizio è un altro. Sul rigore negato da Calvarese non segna da 20 centimetri, anche in questo caso si prega di soffocare ogni polemica, altrimenti arrivederci e grazie.
Muriqi (dal 36’st) 6: Lotta sulle palle alte, deve trovare una dimensione in un ambiente che ora strabocca di pregiudizi, alcuni fondati, altri decisamente eccessivi, su di lui. Buona fortuna.
L’all. S. Inzaghi 4.5: Voto forse ingeneroso quando ti negano un rigore e mezzo, fai il 73% di possesso palla nel primo tempo e ti divori un paio di palle gol da urlo. Ma serve una scossa e lui non fa nulla per trovarla, sempre le stesse cose, sempre gli stessi cambi, sempre gli stessi schemi. E prendere gol in contropiede, su calcio d’angolo a proprio favore, in vantaggio di un gol, mentre si gioca in trasferta lascia sensazioni sgradevoli che ad altri allenatori costerebbero critiche ben peggiori. Se rinnoverà come si dice ne avrà di lavoro davanti a sé, a partire dal valutare esternazioni di giocatori (Acerbi, Luis Alberto, Caicedo) che nel corso dei mesi hanno evidenziato un malessere forse sottovalutato.
L’arbitro Calvarese 4: Il VAR lo costringe ad assegnare un rigore che non aveva visto mezzo metro in area, sorvola su un contatto su Lazzari più che dubbio e su un fallo di mano evidente di Zappacosta. I genoani capiscono che fischiato un penalty godono di un’immunità che nessun arbitro dovrebbe garantire. Pessimo.