di Fabio BELLI
La Lazio si ritrova su uno dei campi più difficili d’Europa, facendo di nuovo la voce grossa: la figuraccia contro l’Udinese è archiviata, arriva un pari con il Borussia Dortmund schiacciato in difesa negli ultimi minuti come raramente è accaduto al vecchio Westfalenstadion. Ma in questo strano girone in cui la Lazio ha dovuto affrontare epidemia e sfortuna, non basta ancora. Il Bruges fa un sol boccone dello Zenit e ora servirà l’ultimo sforzo martedì prossimo: gli ottavi sarebbero dovuti già essere in cassaforte ma stavolta la Lazio non può rimproverarsi nulla, alla quinta recita da Champions consecutiva da applausi.
FORMAZIONI – Inzaghi rilancia Reina in porta, Hoedt in difesa, conferma Fares sulla sinistra e ritrova Milinkovic-Savic, molti i cambiamenti rispetto all’Udinese. Nel Borussia Dortmund forfait di Haaland, Favre lancia il tridente con Reyna, Reus e Thorgan Hazard.
ERRORE FATALE – I tedeschi iniziano con buon piglio la sfida ma la Lazio guadagna metri col passare dei minuti. Prima chance per Correa al 19′, ma l’argentino a tu per tu con Burki si fa chiudere lo specchio dal portiere avversario. Al 29′ splendida azione con Fares che innesca Correa, rapido ad aprire il gioco sulla destra per Milinkovic-Savic: il serbo però invece di tentare la conclusione da posizione invitante cerca il passaggio ad Acerbi, che non ci arriva ed è pure in fuorigioco. Risponde il Borussia Dortmund con Reina che dice no a Hazard, poi Reyna infila tra le gambe il suo quasi omonimo ma il pallone finisce d’un soffio fuori. E’ un campanello d’allarme di ciò che accade all’ultimo minuto del primo tempo: Reina rinvia male, Delaney serve centralmente Hazard che aspetta l’arrivo a rimorchio di Guerreiro, col pallone di nuovo fra le gambe del portiere laziale. Ma Reus disturba Patric e impalla la visuale di Reina, l’arbitro commette un grave errore convalidando il gol.
IMMOBILE RUGGISCE – Nel secondo tempo si rivede però la Lazio più bella: subito Luis Alberto cerca la conclusione dalla distanza, poi al 5′ Reina si fa perdonare con un grande intervento su Reyna. La Lazio però alza il ritmo, ci prova anche Patric dalla distanza, poi Burki dice no a una frustata di Immobile al 16′. Al 22′ però Milinkovic-Savic, appena dentro l’area avversaria, viene tamponato da Schulz che aveva preso il posto di Guerreiro da pochi minuti. Rigore e Immobile trasforma, tornando a segnare nel suo vecchio stadio tedesco. Lazio arrembante nel finale, l’ingresso di Lazzari, Akpa-Akpro e Pereira regala nuova linfa e serve comunque la vittoria considerando il 3-0 del Bruges allo Zenit. L’ex Manchester United è ispirato è nel finale la Lazio ha due grandi chance: super parata di Burki su Immobile che aveva trovato l’angolino basso alla destra del portiere, quindi punizione di Pereira che il portiere svizzero deve volare a togliere da sotto la traversa. L’arbitro spagnolo accorcia pure il recupero, finisce 1-1 ma l’EuroLazio è ancora una volta da applausi.
IL TABELLINO
CHAMPIONS LEAGUE
BORUSSIA DORTMUND-LAZIO 1-1
Marcatori: 44′ Guerreiro (B), 67′ rig. Immobile (L).
BORUSSIA DORTMUND (3-4-3): Burki; Piszcek, Akanji, Hummels; Morey, Bellingham, Delaney, Guerreiro (62′ Schulz); Reyna, Reus (76′ Sancho), T. Hazard (76′ Brandt). A disp.: Unbehaun, Hitz, Zagadou, Dahoud, Moukoko, Witsel, Passlack. All.: Lucien Favre
LAZIO (3-5-2): Reina; Patric, Hoedt, Acerbi; Marusic, Milinkovic (79′ Caicedo), Leiva (69′ Akpa Akpro), Luis Alberto (79′ Escalante) , Fares (69′ Lazzari); Correa (69′ Pereira), Immobile. A disp.: Strakosha, Alia, Radu, Parolo, Djavan Anderson, Cataldi, Luiz Felipe. All.: Simone Inzaghi
Arbitro: Antonio Mateu Lahoz
Ass.: Pau Cebrián Devís (ESP) – Roberto del Palomar (ESP)
IV uomo: José Luis Munuera Montero (ESP). V.A.R.: Alejandro Hernández (ESP). A.V.A.R.: José María Sánchez (ESP)