Maurizio Pistocchi, storico giornalista Mediaset, è intervenuto ai microfoni di Radio Incontro Olympia per fare il punto sulla Lazio:




Da sempre le società che hanno più potere, più tifosi, più forza politica sono maggiormente tutelate. Non mi ha sorpreso cosa è successo, evidentemente c’è qualcosa nella relazione tra Lotito e Cairo che si ripercuote nel discorso editoriale. Non dovrebbe succedere perché quando l’informazione viene influenzata da altre strategie si pone in evidenza la disparità di forze in campo. Io ho la fortuna di lavorare da 30 anni dove nessuno mi ha mai detto di dire qualcosa contro qualcuno, anche perché sapeva che in ogni caso non lo avrei fatto: un giornalista deve avere un atteggiamento equanime nei confronti di tutti“.




La Lazio rappresenta un piccolo miracolo societario, col bilancio sempre in ordine, un gruppo di giocatori forti e scelte di mercato intelligenti. Dal punto di vista tecnico è una squadra che si fa fatica a identificare, per le altalene di risultato alle quali a volte è soggetto. La domanda è se la qualità dell’organizzazione del gioco è all’altezza della qualità individuale che ha. Anche squadre come Juventus e Inter hanno attraversato difficoltà, ma la sconfitta di ieri mi ha lasciato abbastanza stupito: probabilmente lo stress mentale dei tanti impegni ravvicinati.




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Nessun allenatore vuole improvvisare, si lavora sul campo per seguire un’idea di calcio. Ci sono degli eventi che i tecnici fanno fatica a prevedere, i giocatori sono uomini e non macchine, soprattutto quando sono alle prese con tanti impegni ravvicinati. A volte pensiamo ai calciatori come soggetti asettici che vivono per il calcio, non è così e la vita privata può influire sul rendimento. Questo rende difficile agli allenatore prevedere molte cose: io vedo una squadra di calcio come un’orchestra, più ti alleni sullo sviluppo di un certo tipo di idee, più otterrai dei risultati.

Su Immobile mi sono ricreduto: dopo l’esperienza al Borussia Dortmund credevo che fosse un giocatore non completo per certi livelli, invece in questi anni ha dimostrato di aver lavorato e con la maglia della Lazio ha raggiunto traguardi straordinari, ultimo in ordine di tempo la Scarpa d’Oro come miglior cannoniere europeo.






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