Marco Ballotta, ultimo numero uno della Lazio titolare nella fase a gironi di Champions League, è intervenuto ai microfoni di Radio Incontro Olympia:
“Nella nostra squadra c’era qualche giocatore di maggiore esperienza, ma abbiamo avuto le nostre difficoltà a partire dai preliminari. Ci furono delle problematiche coi portieri, Carrizo non fu tesserato e Muslera arrivò dopo, avevo 43 anni e fui titolare in Champions. Adesso la situazione è diversa, si vede il lavoro della società che sta crescendo di anno in anno. Mi aspetto ancora qualcosa di meglio sul mercato, per restare protagonisti: non dico per vincere lo Scudetto ma per rimanere nel lotto di quelle cinque lì davanti. Dopo il lockdown si è vista la mancanza di una rosa profonda giocando ogni tre giorni.”
“All’epoca non ci fu forse una campagna acquisti completa ma non per i motivi di cui si parla in giro da tempo, nessuno aveva chiesto di giocare titolare l’anno successivo dopo aver conquistato la Champions, anche perché altrimenti voleva dire che la società non contava niente. Non è stato assolutamente così, ci fu la voglia di non smantellare la squadra e cercare qualche innesto mirato ma c’erano anche possibilità limitate, si allestì la rosa in base a quelle che erano le capacità dell’epoca.”
“L’arrivo di Reina regala sicuramente stimoli a Strakosha, credo non sia in discussione in suo essere titolare ma sicuramente c’è un portiere che può regalargli anche consigli importanti per crescere. L’Inter è una delle più serie candidate allo Scudetto, chiaramente Conte ha voluto una squadra allestita per giocare più competizioni e provare ad arrivare in fondo e quest’anno è stato accontentato.”