di Fabio BELLI
Terminato il campionato di Serie A, ecco il primo punto della situazione in una sessione di calciomercato che, viste le tempistiche particolari, sarà abbastanza inusuale.
Simone Inzaghi, Acerbi, Immobile: nelle dichiarazioni di fine stagione tecnico e leader della squadra hanno espresso consapevolezza riguardo la necessità di fornire alternative a una rosa già di qualità, ma che nel post lockdown, pur con l’eccezionalità del caso, ha confermato di non reggere il doppio impegno settimanale. La Champions League, già impegnativa di per sé, avrà un calendario più compresso nella fase a gironi per la partenza ritardata della situazione e la Lazio potrebbe intervenire sul mercato in tutti i reparti.
In porta Strakosha sarà il titolare indiscusso ma serve un vice affidabile: si parla di Sergio Rico, ex titolare al Siviglia ma andato poi incontro ad una pessima stagione al Fulham, che l’ha portato a diventare, in prestito, il secondo di Keynor Navas al PSG. 27 anni da compiere, valuterà però offerte che potrebbero portarlo a diventare di nuovo titolare anche in squadre di seconda fascia.
In difesa l’asta lanciata dal Verona per Marash Kumbulla ha infastidito la Lazio che, forte di un accordo di massima col giocatore, attende. Se l’Inter dovesse sparare altissimo la trattativa si chiuderà all’istante, la Lazio si sta già guardando intorno relativamente a piste alternative che Tare tiene rigorosamente segrete. Arriverà sicuramente un innesto ma con lo spostamento di Acerbi sul centro-sinistra la Lazio punta a rilanciare Denis Vavro, sul quale dopo un anno di ambientamento il club spera di poter puntare anche a fronte dell’investimento da 13 milioni di euro compiuto l’estate scorsa.
A centrocampo qualche novità: Escalante e Leiva saranno i primi innesti, il recupero del brasiliano sarà considerato imprescindibile in chiave Champions vista la sua esperienza, per un’altra stagione nessuno dubita di vederlo titolare, sperando di mettersi alle spalle i problemi al ginocchio che l’hanno tormentato nel post-lockdown. Ma la Lazio sta buttando un occhio soprattutto su Seko Fofana, gioiello dell’Udinese in uscita che ha dichiarato conclusa la sua avventura in Friuli. Se i bianconeri non spareranno altissimo la trattativa potrebbe aprirsi. Più difficile arrivare a Rodrigo De Paul, sul quale la Lazio investirebbe, anche su indicazione di Inzaghi, solo in caso di partenza di Milinkovic-Savic.
Sulle fasce sarà rivoluzione a sinistra: Inzaghi crede ancora in Mohamed Fares, dopo una grande stagione alla Spal messo fuori uso da un grave infortunio e appena recuperato. Oltre a far arrivare un nuovo mancino da affiancare a Lulic, che potrebbe essere alla sua ultima stagione in biancazzurro, ci sono giocatori da piazzare. Soprattutto Jony sembra bocciato, incompatibile col 3-5-2 inzaghiano. Jordan Lukaku senza offerte resterà come jolly, come accaduto in questa stagione sperando possa dare un contributo come nel post-lockdown. La pista David Silva resta una suggestione: l’offerta c’è ma il calciatore deve decidere se accettare la scommessa o andare a guadagnare più del doppio negli Stati Uniti, uscendo però di fatto dal calcio che conta.
Infine, l’attacco: il nome caldo è quello di Borja Mayoral, qualcuno aveva parlato anche di visite mediche imminenti ma ci sono anche altre offerte, come quella della Fiorentina. Si può chiudere ma occhio alle alternative, in più non è un mistero, per tornare in casa Udinese, come Simone Inzaghi sogni Kevin Lasagna, a suo avviso intercambiabile in maniera perfetta con Ciro Immobile.