Daniele Adani, ex difensore della Lazio e commentatore Sky, è intervenuto ai microfoni di Lazio Style Radio, 89.3 FM.
“Nei primissimi mesi ammetto che il calcio non mi fosse mancato molto perché c’era troppo dolore, facevo fatica ad immaginarmi una partita ed anche una ripresa a livello sociale. Adesso è giusto provare a terminare il campionato: l’emozione non sarà quella antecedente la pandemia, senza pubblico non c’è spettacolo. La vera normalità ci sarà solo quando gli spettatori torneranno al loro posto.
I calciatori sono da elogiare: ci sono tanti gol e tanti errori ma tutti i giocatori si stanno comportando professionalmente. Ieri abbiamo visto le due migliori squadre del campionato vincere meritatamente due partite complicate.
La Lazio è cresciuta nel tempo: dieci/quindici anni fa c’erano 15.000/20.000 persone sugli spalti, prima del lockdown in Lazio-Bologna ce ne erano 40.000. Quando raddoppi significa che il percorso è sano e la gente sposa il percorso perché le persone amano e vogliono vedere ripagato il loro sentimento.
Inzaghi ha superato Eriksson, ha fatto benissimo da quando è al timone della squadra. Non si vedeva una squadra così dal secondo Scudetto. Calciatori ed allenatore sono cresciuti insieme, l’uno per l’altro. La Lazio sa soffrire e dominare la partita, la sfida è stata a senso unico”.
(fonte: sslazio.it)