di Alessandro DE CAROLIS

Ecco le pagelle di Lazio-Fiorentina, match valido per il 28° turno della Serie A. Sugli scudi Lazzari e Luis Alberto ma anche Caicedo, Milinkovic e Immobile. Correa ancora non in condizione non ottimale, Jony meritava il gol per il gesto tecnico.

Strakosha 6: Ribery vede il suo passo per anticipare il tuffo sul secondo palo e da grande campione lo beffa sul primo. Dopo l’erroraccio di Bergamo, nel corso del march si riscatta ritrovando sicurezza.

Patric 6: cade nella finta di Ribery e si fa saltare come un birillo nell’azione del gol viola. Soffre dannatamente l’esterno francese quando viene puntato. Cresce nella ripresa, mostrando affidabilità e andando meno in affanno. Ha il merito di far espellere Vlahovic “procurandosi” una gomitata volontaria.

Acerbi 6.5: soffre anche lui la dinamicità di Ribery, ma anche oggi è il migliore del reparto difensivo. Dopo un primo tempo sofferto, cresce nella ripresa dando più solidità al reparto e impostando anche dalle retrovie.

Bastos 5.5: un po’ macchinoso in entrambe le fasi. Compie interventi difensivi non impeccabili e sbaglia un gol clamoroso. Viene salvato da uma chiamata di fuorigioco da parte del guardalinee. Nel finale di primo tempo rischia il cartellino rosso e quindi il cambio nella ripresa diventa  inevitabile (dal 46’ st Radu 6: la sua esperienza è essenziale. Con lui in campo l’intero reparto difensivo trova più sicurezza e tranquillità)

Lazzari 6.5: inizio sprint, tanto da far ammonire Dalbert dopo pochi minuti. Ma stranamente le cose da quel momento in poi si invertono: la Lazio si ostina a giocare sulla sinistra ed è lo stesso Dalbert a puntare Lazzari che comunque riesce a coprire la sua sona. Molto meglio nella ripresa, in cui continua a farsi federe, i compagni lo servono maggiormente e lui si incunea con pericolosità in area viola. Immobile spreca un suo ottimo assist poco dopo il rigore del pareggio (dal 81’ st Marusic 6: la sua freschezza e il suo fisico erano essenziali in un finale cosi incandescente)

Parolo 6: prende un giallo molto fiscale per un intervento su Ribery. Il tocco sulla palla prima del contatto col fantasista francese era palese. Un cartellino che ha condizionato i suoi interventi per il resto della partita, ma nella ripresa con l’esperienza è riuscito a cavarsela in diverse occasioni.

Luis Alberto 6,5: come i grandi campioni riesce ad andare a segno anche nelle serate negative. Il suo gol è stato fondamentale per la vittoria e molto bello come esecuzione, ma la prestazione nel totale rimane al di sotto delle attese. Visto il suo enorme potenziale potrebbe essere il direttore d’orchestra, ma evidentemente la forma sta arrivando pian pianino. Fino a prima dell’interruzione del campionato era un giocatore continuo e devastante. Il suo ritorno in auge sarebbe la chiave di svolta per la Lazio (dal 91’ st Anderson 6: sufficienza per il gesto da veterano, quando nel finale è abile nel tenere palla a ridosso dell’area viola senza forzare le giocate).

Milinkovic 6.5: come a Bergamo è il più in forma dei “big”. Prende per mano la Lazio e le azioni più pericolose passano sempre dai suoi piedi. Nella ripresa aiuta molto la squadra in entrambe le fasi. Partita molto generosa per il gigante serbo. Nel finale rimane senza benzina e concede un’ultima occasione alla Fiorentina.

Jony 6: partita da due facce della stessa medaglia. Primo tempo deludente in entrambe le fasi di gioco, secondo tempo in crescendo fino a sfiorare un eurogol. Sugli sviluppi di un calcio d’angolo tira al volo dal limite dell’area con Dragowski a negargli un epilogo da cineteca (dal 81’ st Lukaku: s.v.)

Caicedo 6.5: il più pericoloso nei primi 45’ con un paio di colpi di testa interessanti. Il primo, nei primi minuti di partita, finisce di poco alto sulla traversa. Svaria molto sul fronte offensivo, alternandosi con Immobile come prima e seconda punta. Nella ripresa si procura il calcio di rigore facendosi abbattere da Dragowski. Il rigore vale mezza vittoria, ma il contrasto lo costringe al cambio (dal 68’ st Correa 5.5: Il Tucu non è ancora pronto. Fatica persino a correre. Giocatore generoso, che non vuole mollare la squadra in un momento delicato).

Immobile 6,5: nel finale di primo tempo ha una buona occasione, ma la spara addosso a Dragowski in uscita bassa. Ritrova il gol al 67’ su calcio di rigore spiazzando Dragowski. Vicino al raddoppio due minuti dopo su cross di Lazzari. Segnali positivi rispetto alla partita opaca di Bergamo. I suoi gol sono essenziali per tenere il passo della Juventus.

Inzaghi 7: una vittoria fondamentale, ottenuta in rimonta, soffendo e gettando il cuore oltre l’ostacolo. La forma fisica non è ancora ottimale, questa sera si è sofferto più nel primo tempo rispetto alla partita di Bergamo. La squadra sembra ancora sulle gambe, ma ha saputo reagire con il carattere del suo mister.

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