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Boris Johnson dà l’ok: la Premier League può ricominciare a giugno

Un passo avanti verso il ritorno della Premier: dal 1 giugno, nel rispetto della fase 2 indicata da Boris Johnson nel discorso in Parlamento, saranno “consentiti eventi culturali e sportivi nella modalità delle porte chiuse, evitando il rischio di contatti sociali su larga scala”. Il documento elaborato dal governo britannico è articolato in cinquanta pagine e riguarda diverse attività, comprese quelle sportive. Rugby e cricket dovranno attendere luglio per rimettersi in moto.




Il semaforo verde da parte del governo costringe ora la Premier a esporsi e a prendere le grandi decisioni: la data della ripartenza – il 12 giugno -, i campi neutri a porte chiuse, le norme di sicurezza. La vera spaccatura tra i club riguarda la proposta dei campi neutri, caldeggiata dalle autorità politiche e sanitarie: favorevoli le big, contrarie le piccole. Brighton, Aston Villa e Watford hanno già espresso parere negativo. Nelle votazioni della Premier, occorre una maggioranza di 14 voti per approvare le modifiche e in questo momento i dissidenti sono lontani dalla soglia necessaria per stoppare la mozione dei campi neutri. L’altro problema delicato è quello dei timori espressi dai calciatori. Dopo il pronunciamento di Sergio Aguero, centravanti argentino del Manchester City, altri giocatori hanno manifestato le loro paure: c’è il timore, in una nazione seconda al mondo per numero di morti da Covid-19, di poter contrarre il virus e di infettare le famiglie.

(fonte: gazzetta.it)






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