Manuel Lazzari, il quinto della fascia destra biancazzurra, è intervenuto ai microfoni di Lazio Style Radio. Ecco le sue parole:
“Eravamo abituati ad allenarci in gruppo, non è semplice. Io mi alleno ogni giorno, una volta corsa, una volta forza. Alterno i lavori così le giornate sembrano meno uguali. Per il resto, gioco molto alla Playstation, di solito con Cataldi a Call of Duty. Ci passiamo qualche oretta, è uno sfogo in questo momento. Guardo anche le Serie Tv, ho finito di guardare La Casa di Carta, ieri ho iniziato The Stranger”.
“La mia caratteristica è la corsa, mi ha sempre contraddistinto fin da piccolo. Dove non arrivo fisicamente arrivo con la velocità. Qui ci sono quelli bravi tecnicamente e quelli più forti sotto altri aspetti. Ci completiamo molto bene. La filosofia del mister è vincente, difendiamo in 11 nella nostra metà campo con gli attaccanti che si sacrificano. La squadra avversaria si sbilancia e quando riconquistiamo palla siamo veloci a ribaltare la situazione creando occasioni pericolose. Anche senza palla sto cercando di migliorare, venivo da una squadra in cui si difendeva e si attaccava in modo differente. I primi mesi sono stati difficili, dovevo capire bene quello che voleva il mister. Passato questo periodo è stato più semplice, sono felice di dare il mio contributo a questa grande squadra. Ci sono tanti giocatori forti, c’è molto possesso palla, più che provare il dribbling si prova a fare molti passaggi per arrivare in area”.
“Il ruolo di esterno è differente a quello che svolgevo con la Spal. Abbiamo il centrocampo più forte d’Italia e tra i primi in Europa, l’azione parte dai nostri piedi. Noi esterni dobbiamo farci trovare pronti nelle ripartente e sui cross. Penso che una squadra come la Lazio, che gioca diverse competizioni, deve avere sempre due o tre giocatori per ruolo che possono fare i titolari. Questo è quello che ha la Lazio, in ogni ruolo ha calciatori fortissimi. I quinti sono tutti forti, è un piacere allenarsi con loro. Non c’è nessuna competizione, Inzaghi fa le sue scelte ma anche fuori dal campo c’è un grandissimo rapporto”.
(Fonte: sslazio.it)