In una nota la Lega Serie A ha ribadito la ferma volontà di terminare, quando possibile, regolarmente il campionato: “La Lega Serie A ha riunito oggi i rappresentanti delle Società in video conference, proseguendo la valutazione, iniziata ieri, dell’impatto del COVID-19 sull’attività sportiva. La posizione della Lega Serie A, condivisa ieri con i Club e seguita da tutte le altre Leghe europee, resta quella di terminare l’attività sportiva concludendo nei prossimi mesi i campionati nazionali, riprendendoli quando le condizioni sanitarie lo permetteranno.”
“A tal fine la Lega Serie A, il cui obiettivo primario in questo momento resta la tutela della salute, ha costituito alcuni gruppi di lavoro che si dedicheranno ad affrontare l’emergenza coronavirus. I tavoli di lavoro, che vedranno la partecipazione di rappresentanti delle Società, riguarderanno tematiche mediche, tecnico-sportive, di rapporti istituzionali e di risk assessment per le Società e per la stessa Lega Serie A.”
Il ministro dello sport Vincenzo Spadafora è intervenuto sul tema su Rai1 a “La vita in diretta”: “In Italia molte federazioni avevano deciso in autonomia di fermarsi. Il calcio è un po’ un mondo a sé. C’è stato un momento in cui la Lega di serie A avrebbe dovuto assumere una responsabilità, ma non ha voluto assumerla dicendo che spettava al governo“.
Rispetto al ritorno in campo delle squadre e la riapertura del campionato, Spadafora ha precisato: “I medici ci dicono che a fine mese o ai primi di aprile dovremmo vedere i primi risultati di queste azioni drastiche che stanno richiedendo un sacrificio da parte di tutti gli italiani. Se sarà così, come tutti ci auguriamo, e tra due o tre settimane cominceremo a vedere questi risultati, vuol dire che andremo verso una fase di miglioramento giorno dopo giorno. Questo significa che nelle settimane successive riusciremo tutti a riprendere una vita normale“.