Sandro Mazzola è intervenuto nella trasmissione radiofonica Laziali On Air, condotta da Danilo Galdino e Fabio Belli:

Della Lazio mi ha colpito la determinazione, Inzaghi gli ha regalato grande voglia di lottare e di combattere, quello che ci vuole per poter vincere. E’ riuscito ad instaurare un rapporto importante con tutti i calciatori, riuscendo anche a coltivare un rapporto anche individuale e a convincere delle sue idee, con pazienza, ragazzi che magari inizialmente non erano coinvolti al cento per cento.

Eriksen e Luis Alberto son due bei “cavallini”, capaci di sacrificarsi e ripartire con efficacia, sono curioso di vederli di fronte e di testare il danese nel nostro campionato. Servono questi giocatori per riuscire a fare il salto di qualità.

Nel derby vinto dall’Inter domenica, con quel tipo di rimonta, grande merito è stato dell’allenatore: probabilmente gli ha fatto fare un minuto di silenzio e poi li ha convinti a fare un altro tipo di partita. Sa sicuramente motivare il gruppo, riesce ad entrare nella testa dei giocatori.”

I calciatori che cambiano la squadra di solito sono i centrocampisti e i trequartisti, gli uomini che sanno muoversi tra le linee e di solito sono in grado di cambiare il volto di una squadra. Nella Lazio comunque il mio preferito resta Luis Alberto. Non è che potete farlo venire a Milano? (ride) Penso che non si possano fare confronti tra il calcio di oggi e quello di ieri: oggi sono più atleti ma credo che con la palla tra i piedi una volta era un’altra storia.

A me piace moltissimo Immobile: ha sempre la testa alta quando ha il pallone tra i piedi, cosa difficile nel calcio di oggi, sa sempre dove sono i compagni di squadra e gli avversari.

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