Daniele Rindone, giornalista del Corriere dello Sport, è intervenuto sui 101.3 di Centro Suono Lazio nella trasmissione Laziali On Air, condotta da Danilo Galdino e Fabio Belli:

“La padronanza espressa dalla Lazio, i 3 gol nei primi 20 minuti, l’entusiasmo dello stadio, sono tutti tasselli di un momento eccezionale che va vissuto pienamente, con grande emozione. Ci sono i presupposti affinché tutto questo continui, la cosa che mi impressiona di più è il modo in cui questa squadra prepara e approccia alle partite.”

“Sicuramente c’è stata una crescita da parte di molti elementi. A dire la verità io ero tra i più critici riguardo il blocco delle cosiddette riserve, che inizialmente aveva stentato. Patric sta confermando la sua crescita e lo sta facendo in due ruoli, riguardando i numeri dopo la partita ho notato che è stato il giocatore che ha toccato più palloni nel match. Jony mi sta convincendo di più dal centrocampo in avanti, contro la Samp mi è piaciuto il suo atteggiamento così come la voglia che hanno tutti, si tratta di un gruppo unito, un’organizzazione di base che coinvolge tutta la squadra.”

“Acerbi mi stupisce ogni domenica, non pensavo potesse diventare un leader carismatico della squadra in questo modo. Lo considero l’Immobile della difesa, il lancio e il tiro sono nelle sue corde ma mi stupisce la sua ferocia, prima del lancio effettuato per il 3-0 si era lanciato in attacco in maniera straordinaria, 50 metri di corsa per essere poi fermato da Colley. E’ questa la differenza della squadra attuale, ci sono giocatori come Leiva che hanno portato la loro mentalità, giocatori come Immobile che danno tutto in ogni singola partita. L’esempio di questi giocatori, tra i quali c’è anche Luis Alberto, trascina tutta la squadra. Dal punto di vista fisico lo spagnolo si è trasformato, un anno fa non aveva 70 minuti di autonomia. Il segreto della Lazio è questo, lo spirito indomito, l’anima che Inzaghi ha trasmesso ai suoi giocatori.”

“Inzaghi ha chiesto di aprire una riflessione per un’altra punta da affiancare ai giocatori attualmente in rosa, riflessione che si aprirà in caso di avanzamento del cammino in Coppa Italia, anche se comunque la seconda fase della stagione sarà intensa e qualcosa potrebbe arrivare comunque. Ci sono delle valutazioni su Paloschi che potrebbe essere un innesto ideale, considerando l’esperienza che mancherebbe ad elementi come Jallow che potrebbe servire anche alla Salernitana per fare plusvalenza ed essere un investimento per il futuro della Lazio. Paloschi invece servirebbe per l’immediato, utile in panchina e in caso di emergenza ed è un profilo che tecnicamente convince Inzaghi per il modo di giocare, simile a quello del fratello Filippo.”

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