Il presidente generale della S.S. Lazio, Antonio Buccioni, è intervenuto nella trasmissione radiofonica Laziali On Air:

Il 2019 è stato un anno in cui il movimento sportivo della Lazio ha espresso un trend di crescita, la famiglia è cresciuta e si è ampliata e ci sono altre possibilità di ingresso all’orizzonte. Problemi e criticità sono all’ordine del giorno ma per oggi evitiamo di parlarne.”

La prima forte emozione da dirigente che ho vissuto ha una data precisa, quella del 9 dicembre 1982 quando fui nominato segretario generale, ma non per questa circostanza bensì perché la Lazio era sopravvissuta e ripartita. Allora infatti coronammo quel primo lavoro che ci aveva impegnato per oltre un anno di ricucitura dei rapporti tra quelle che allora erano le 10 sezioni della Lazio che, pur mantenendo la propria attività, non comunicavano più tra loro. La società generale si era un po’ addormentata e aver riportato attorno a un tavolo le sezioni e aver condiviso uno statuto che avrebbe disciplinato le regole interne per il futuro fu una grande soddisfazione. Siamo ripartiti e non ci siamo mai fermati, arrivando oggi oltre le 70 sezioni.

Un altro momento indimenticabile è stato rappresentato dai festeggiamenti del Centenario, ma anche la prima udienza con Papa Giovanni Paolo II senza dimenticare quella con Papa Francesco nel 2015. E poi l’udienza col Presidente della Repubblica, Carlo Azeglio Ciampi, e le tante gesta delle nostre sezioni, in primis il calcio ma anche e soprattutto quelle meno conosciute legate ai successi di altri settori. Ricordo quella del Ferragosto del 1986 quando Mario Gentili conquistò il titolo di mezzofondo stayers su pista, proprio nei giorni in cui la Lazio era stata retrocessa in C prima della delibera della CAF che portò al -9 in classifica.

Per i 120 anni tra l’8 e il 9 gennaio sarà emesso un francobollo per celebrare il nostro 120esimo compleanno. Al 2020 chiedo un rispetto sostanziale nei confronti della nostra opera di diffusione della pratica sportiva dai giovani fino alla terza età. Il problema principale per la Lazio passa per un calvario che sembra non avere termine, in una città che non ha ormai non offre le strutture e la possibilità di operare alle società, spesso costrette a vivere la loro attività in condizioni inaudite. Formulo comunque a tutto il popolo laziale gli auguri più devoti e affettuosi di un meraviglioso 2020, in riferimento al nostro motto che la concordia alberghi sempre nel cielo della nostra società e nel nostro sodalizio.

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