Maurizio Pistocchi, giornalista Mediaset, è intervenuto sui 101.3 di Radio Centro Suono nella trasmissione Laziali On Air, condotta da Danilo Galdino e Fabio Belli:




Penso che la Lazio sia una squadra costruita con grande intelligenza da Tare, è costata poco ma vale molto ed ha avuto la pazienza di aspettare alcuni giocatori, cosa che altre società non sempre fanno. Contro la Juventus è stata a tratti irresistibile, mettendo in mostra giocatori con grande classe abbinata a resistenza, come Luis Alberto. Le potenzialità sono notevoli, l’unica domanda che mi pongo è se il 3-5-2 di Inzaghi sia l’idea giusta per vincere: ma sappiamo che a calcio si può vincere in molti modi, le individualità sono importanti. Ricordo una Champions vinta da Di Matteo che poi non si è più imposto nel panorama internazionale. Peccato per una sconfitta come quella contro la Spal, uno spreco per quanto si è visto dopo, ma le potenzialità sono quelle di chi si può inserire in una lotta al vertice.




L’arbitraggio non mi ha convinto in Lazio-Juventus, secondo me era netto il rigore di Emre Can su Lucas Leiva, ma doveva anche essere espulso Luiz Felipe nel secondo tempo dopo un fallo su Matuidi. Abbiamo visto però una partita dai due volti, un’ottima Juventus nella mezz’ora e una Lazio uscita fuori dalla distanza, divenuta straripante dopo l’espulsione di Cuadrado. Gli errori dal punto di vista difensivo sono stati tanti, anche dal punto di vista dei posizionamenti, da parte della Juventus, questo può far pensare che anche la finale di Supercoppa Italiana possa essere aperta a ogni sviluppo.

Sicuramente l’Europa continuerà ad influire su chi partecipa alle competizioni. L’Europa League praticamente toglie la possibilità di allenarsi in vista della partita del weekend, è una competizione molto impegnativa. Al di là delle esortazioni ad onorare ogni impegno, l’Europa League a fronte di un grande dispendio atletico non porta neppure molto a livello economico: un’eliminazione non è una tragedia, può anche rivelarsi un vantaggio.




Chi si aspettava di vedere una Juventus in versione Napoli di Sarri è rimasto deluso, ma dovrebbe sapere benissimo che se i concetti di gioco restano gli stessi ma cambiano gli interpreti, il risultato non può essere lo stesso. Credo che il problema sia quello di poter lavorare poco sul campo, considerando i tanti impegni ravvicinati e la polmonite che il tecnico ha dovuto fronteggiar a inizio campionato. I risultati sono sicuramente positivi, con Allegri la Juventus era abituata a ripartire bassa e poi via in contropiede, Sarri invece chiede di “difendere in avanti”: per imparare questo bisogna allenarsi e credo che il periodo in cui non ci sarà la Champions sarà fondamentale per curare proprio questi aspetti in allenamento.






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