di Fabio BELLI
Fanno saltare cuori e avversari, firmando la vittoria da coppia che non ti aspetti. Jordan Lukaku, quasi dimenticato, Ciro Immobile, forse il più presente in un inizio di stagione che lo ha portato già in doppia cifra in campionato. E il “Franchi”, fortino sempre difficile da espugnare, si sbriciola dopo che nel primo tempo Correa si era confermato croce e delizia, segnando e sbagliando come suo solito, con Chiesa che aveva risposto. Può essere la svolta? Di sicuro è riprendersi qualcosa del molto che si era perso per strada finora e alla classifica questo serviva come il pane. Appendice: l’episodio finale del rigore fallito è emblematico di cosa non va nella Lazio: bella, organizzata, capace di giocare le partite fino all’ultimo minuto a costo di vincerle o perderle. Ma poco seria nell’interpretazione di alcune fasi di gioco fondamentali: Inzaghi intervenga di brutto.
FORMAZIONI – Montella per la settima volta consecutiva con lo stesso undici, nella Lazio la sorpresa è Patric, titolare in difesa al fianco di Acerbi e Radu. Lazzari confermato a destra dopo il Celtic, accantonate le idee di 3-5-1-1, Inzaghi conferma Correa con Immobile e Luis Alberto interno di centrocampo.
SOLITO COPIONE – Lazio brillante in avvio di match, buon fraseggio e una conclusione di Luis Alberto bloccata da Dragowski. Al quarto d’ora il primo sussulto, straordinaria accelerazione di Lazzari sulla destra che, una volta entrato in area, viene vistosamente spinto da Caceres. Clamorosamente Guida lascia proseguire, senza neanche la review al VAR. Incomprensibile. La Lazio non si perde d’animo, un gol di Immobile viene annullato per fuorigioco (netto), poi lo stesso Immobile sfrutta un errore di Badelj e lancia nello spazio Correa, che dribbla Dragowski e incassa. Anche qui viene segnalato il fuorigioco, ma il VAR interviene evidenziando la posizione regolare dell’argentino, che trova così il suo terzo gol in campionato al 23′. E al 25′ Correa duetta a cento all’ora con Luis Alberto, l’argentino sbaglia un rigore in movimento centrando Dragowski. E’ il solito copione, la Fiorentina riparte e segna sfruttando una grande azione di Ribery, chiusa con l’assist vincente. Finale di primo tempo con meno qualità, Montella perde Caceres per infortunio muscolare, sostituito dal giovane Ranieri che viene ammonito per aver colpito alla testa Lulic, che rientra in campo con una vistosa fasciatura. Il bosniaco rimedia a sua volta il giallo per un duro fallo a centrocampo su Pulgar, prima dell’intervallo.
IMMOBILE IMMENSO – La ripresa inizia con la Lazio più guardinga, all’8′ su un cross basso e teso di Dalbert in area è provvidenziale Lulic nell’anticipo su Lirola. Al 9′ Inzaghi cambia, Parolo prende il posto di un non brillante Milinkovic-Savic. I ritmi sono più compassati rispetto al primo tempo, al 14′ Lulic da fuori ci prova e scalda i guantoni di Dragowski, 2′ dopo Jordan Lukaku prende il posto di Lulic e torna in campo dopo oltre nove mesi. Luis Alberto prova un acuto personale, mentre Montella perde anche Lirola per infortunio, entra Sottil. Le occasioni scarseggiano, Radu deve liberare su un insidioso calcio d’angolo viola, poi una punizione di Luis Alberto finisce fuori misura. L’ultima sostituzione è Caicedo al posto di Immobile, Inzaghi si sbraccia chiedendo più spinta sulle corsie esterne, soprattutto a sinistra. E viene accontentato: Lukaku recupera un pallone su Sottil nella metà campo laziale (tra le proteste avversarie), scende e alla fine dell’azione pennella un cross perfetto per la testa di Immobile, che realizza un gol capolavoro. Grande esultanza, la Fiorentina cerca l’assalto finale ma ancora Lukaku mette nel mezzo un pallone d’oro per Luis Alberto, che trova la deviazione di mano di Ranieri. Doppia ammonizione per il giovane viola e rigore che, inspiegabilmente, il rigorista Immobile lascia a Caicedo. E’ lo stesso errore di Bologna e anche l’epilogo è lo stesso, con l’ecuadoriano che ciabatta addosso a Dragowski. Finale con ultimo minuto da brivido, ma la vittoria, importantissima e sudata, arriva.
IL TABELLINO
SERIE A
FIORENTINA-LAZIO 1-2
Marcatori: 22′ Correa (L), 27′ Chiesa (F), 89′ Immobile (L)
FIORENTINA (3-5-2): Dragowski; Milenkovic, Pezzella, Caceres (38′ Ranieri); Lirola (61′ Sottil), Pulgar, Badelj, Castrovilli, Dalbert; Chiesa, Ribery (74′ Boateng). A disp.: Terracciano, Venuti, Ceccherini, Benassi, Cristòforo, Zurkovski, Vlahovic, Ghezzal, Pedro. All.: Vincenzo Montella
LAZIO (3-5-2): Strakosha; Patric, Acerbi, Radu; Lazzari, Milinkovic (54′ Parolo), Leiva, Luis Alberto, Lulic (61′ Lukaku); Correa (78′ Caicedo), Immobile. A disp.: Guerrieri, Furlanetto, Luiz Felipe, Bastos, Vavro, Marusic, Jony, Cataldi, Berisha, Adekanye. All.: Simone Inzaghi.
Arbitro: Marco Guida (sez. Torre Annunziata)
Assistenti: Mondin – Passeri
IV uomo: Piccinini. V.A.R.: Mazzoleni. A.V.A.R.: Lo Cicero
NOTE. Ammoniti: 41′ Ranieri (F), 43′ Luis Alberto (L), 45’+1′ Lulic (L), 68′ Castrovilli (F), 73′ Pulgar (F), 92′ Pezzella (F). Espulso: 95′ Ranieri (F). Recuperi: 3′ pt; 5′ st.