di Alessandro DE CAROLIS
Il secondo turno di campionato ha dato il suo meglio con i due “big match” Lazio-Roma e Juventus-Napoli. Due partite molto emozionanti e ricche di episodi clamorosi. Se l’autogol di Koulibaly è sembrato uno scherzo del destino, nulla è stato più beffardo rispetto ai 4 pali presi dalla Lazio nel derby capitolino. Una sagra dei pali, 6 in totale, con la Lazio proclamata regina della sfortuna. Se la buona sorte è stata favorevole ai bianconeri, capaci di farsi rimontare 3 gol in 15 minuti, non si può dire lo stesso della Lazio. Tra pali ed errori individuali clamorosi il calcio champagne biancazzurro non è bastato per portare a casa i tre punti. Inzaghi deve lavorare su una sola cosa: migliorare la precisione sotto porta dei suoi ragazzi. Per il resto Inzaghilandia è tornata, e la beffa è che nonostante il gioco più bello espresso finora la Lazio non è lassú dove meriterebbe. Conducono la classifica insieme alla Juventus il Torino e l’Inter. I granata dopo la deludente eliminazione im Europa League si riscattano vincendo contro l’Atalanta allo stadio Tardini. I nerazzurri invece vincono con sofferenza contro un ostico Cagliari. Ormai con Icardi partito per Parigi è giá scattata la Lukaku mania. Esulta anche la Milano rossonera per la vittoria di misura sul Brescia. Vittoria non esaltante ma necessaria a Giampaolo per lavorare nella sosta con più pace. Ci ha pensato Charlanoglu a togliere le castagne dal fuoco nel primo tempo. Sempre per 1-0 vince anche il Bologna in piena zona Cesarini. Al 93′ Soriano regala la prima vittoria stagionale a Sinisa Mihajlovic. Aria di festa assente ancora a Firenze dopo le polemiche della settimana scorsa. A Marassi finisce 2-1 per il Genoa con un Montella al centro delle critiche. Vittoria importante per Parma e Verona. Gervinho guida la rimonta alla Dacia Arena da 1-0 a 1-3. Pessina regala la prima gioia a mister Juric nello scontro salvezza col Lecce.