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Serie A 2019/20, la griglia di partenza del campionato

di Claudio CHIARINI

Finalmente la giostra del campionato riparte. Anche se la musica del suo carillon è disturbata dal fracasso di sottofondo del calciomercato che regole assurde si ostinano a procastinare oltre il primo calcio d’inizio.

In pole position partono stavolta tre squadre: la solita Juventus, che anche questa volta tutti danno per scontata favorita, il Napoli di Ancelotti e l’Inter di Conte. Dietro le magnifiche tre ecco una serie di outsider: Atalanta, Lazio, Milan, Roma e Torino in rigoroso ordine alfabetico, che stavolta potrebbe facilmente coincidere anche con l’ordine di pronostico. Dietro alle prime otto ha compiuto un balzo in avanti il Cagliari, che con una campagna acquisti ridondante ha affiancato alla Sampdoria, giunta nona lo scorso anno, ma rimasta impastoiata in un’estate di distrazioni dovute alla mancata cessione societaria e ad un mercato che tutt’ora stenta a decollare. Dietro queste due c’è il gruppone situato in quella che potremmo denominare la palude della tranquilla salvezza. Ma qui due squadre in particolare potrebbero scalare posizioni: il Genoa, lo scorso campionato salvo per il rotto della cuffia con Preziosi che, forse scosso dal grande spavento ha agito sul mercato per preservare le proprie coronarie, e la Fiorentina del nuovo patron Commisso, rivoluzionata dal ds Pradè, curiosamente tranne che in panchina, dopo la grande delusione della passata annata. Poi c’è il Bologna che aspetta il ritorno del gigantesco guerriero Sinisa Mihajlovic, e dietro Sassuolo Udinese Spal, Parma e Lecce, unica neopromossa che sembra in grado di ridurre più in fretta delle altre due il gap del noviziato. Fanalini di coda sembrano essere Brescia e Verona, non a caso eliminate dalla Coppa Italia entrambe da squadre di Serie B. Anche se la Leonessa bresciana potrebbe avvalersi da adesso dell’apporto di un leone tornato all’ovile: Supermario Balotelli… Chissà.

Mancano poche ore al primo giro di giostra e i certo c’è solo che ormai difficilmente la coda del mercato modificherà questa griglia, almeno nelle sue prime file.

 

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