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Lazio, De Martino: “Successo importante, ora continuiamo a crescere”

Stefano De Martino

Dopo il trionfo in Coppa Italia il Direttore della Comunicazione Stefan De Martino ha rilasciato alcune dichiarazioni ai microfoni di Lazio Style Radio.

Di seguito le sue parole:

“La Coppa Italia conquistata mercoledì voglio definirla ‘diversa’, la voglio definire così. Per come ci siamo arrivati e per quello che significa tutto ciò che abbiamo vissuto nelle settimane precedenti, è un successo molto importante. È un nuovo trofeo che arricchisce la bacheca di questa gloriosa società, le vittorie rimangono ed è un fattore molto importante, fanno numero ed arricchiscono il blasone che si ha nel mondo. Questa vittoria in Coppa Italia vale tantissimo, mi inebria, è stata una serata fantastica, regalata alla nostra gente. Non sono assolutamente deluso da questa stagione.

Per quanto riguarda l’ascolto e la risonanza mediatica, questa è stata la Coppa Italia più seguita, soprattutto dall’estero. L’immagine dei nostri tifosi, dei festeggiamenti, della gara ha fatto il giro del mondo, era presente anche la tv indonesiana. In 11 anni di mia direzione non avevo mai incontrato quest’ultima come interlocutrice, ci siamo scambiato tante informazioni. I nostri colori, la società, i tifosi hanno fatto il giro del globo: è stata un’emozione, questo mi riempie di soddisfazione. Questa onda lunga non finirà, poiché stiamo preparando uno speciale sul cammino della Coppa Italia totalmente in inglese che distribuiremo in tutto il mondo. Qualche anno fa abbiamo iniziato un lavoro volto all’accrescimento del valore dell’immagine della Lazio nel mondo: possiamo riuscire in questo intento anche grazie a questa importante vittoria. Paradossalmente, i problemi me li trovo più in casa, in Italia, che all’estero. La Coppa Italia è diventata un trofeo importantissimo, in dieci anni ha acquisito molta importanza, non è solo il trofeo del Presidente della Repubblica, ma è un trofeo che ora è atteso anche all’estero. Se ripenso alla finale del 2009, non ricordo tutti questi media presenti.

L’Atalanta, da un mese a questa parte, è la squadra più in forma del campionato, l’ha dimostrato per la posizione in classifica e per il gioco che esprime: gli orobici erano molto motivati. Dal primo minuto della gara si respirava un’atmosfera particolare, tutta Bergamo si era riversata in città, per loro era un appuntamento molto importante. Noi l’abbiamo vissuta con un po’ di pressione, dato che eravamo in ritardo in campionato ed il piena corsa per un posto in Europa League, dove molte squadre in classifica sono raggruppate in pochissimi punti: è una lotta serrata come non ricordo da tempo, eccezion fatta per l’anno scorso tra noi e l’Inter per il quarto posto.

La Lazio, escluse partite che ancora non ci spieghiamo, come la gara casalinga del ChievoVerona, ci ha dato molte soddisfazioni come nel derby di ritorno e nelle gare a San Siro, stadio nel quale siamo sempre riusciti a dominare contro avversarie come Inter e Milan, costruite entrambe in estate per vincere lo Scudetto. La Lazio ha conquistato la finale proprio al Meazza, eliminando entrambe le milanesi a casa loro. La finale l’aveva meritata anche l’Atalanta, che aveva superato la Juventus. La stagione può essere marcata con un grosso segno positivo.

Non immaginerò mai una Lazio fuori dall’Europa, in questi dieci anni il club ha acquisto un’importanza veramente importante oltre il confine, deve essere presente stabilmente, l’anno prossimo l’obiettivo sarà entrare in Champions League. Nelle mie mani pesa molto di più la Coppa Italia rispetto alla qualificazione in Champions, ma questo è un parere personale. Potersi qualificare per più anni consecutivamente in Champions League farebbe compiere un salto di qualità molto importante. La Società sta lavorando molto per la prossima stagione, conosco il ciò che si sta compiendo. Il Presidente con il direttore sportivo stanno costruendo la prossima stagione. La Lazio già ha pianificato tutto, a prescindere dal piazzamento stagionale. Sono consapevole che si voglia costruire una squadra importantissima, anche se la rosa era di valore anche quest’anno. Andrà migliorata e questo è nella volontà della proprietà e dell’area tecnica. Si investe in base alle disponibilità delle società, un club sano che non si indebita, rispetta le regole, e svolge pianificazioni nel medio-lungo termine. La Lazio è rispettata negli ambienti continentali, parlo di UEFA e di FIFA, questo ci deve dare una grande soddisfazione. Non bisogna accontentarsi o vedere il bicchiere mezzo pieno: io lo vedo trasparente, cristallino e, goccia dopo goccia, si riempie. Questa è una soddisfazione personale perché nel mondo tutti ci stimano e ci guardano positivamente. Oltre che la conquista del trofeo, va dato merito al Presidente per tutto il lavoro svolto. Il calcio italiano sta crescendo per merito di tutti, anche la Lazio si fa apprezzare a livello internazionale.

Ora ci sono da giocare due gare, in primis quella con il Bologna, occasione perfetta per riabbracciare i nostri tifosi: saremo tutti allo stadio Olimpico per festeggiare questo trofeo. Poi saremo a Torino per la chiusura del campionato. Lunedì mi aspetto tante persone, deve essere una festa, la Coppa Italia è affasciante, piacevole da vincere e da portare a casa. Poi si inizierà a parlare del ritiro di Auronzo di Cadore, che è diventata la nostra seconda casa.

All’interno del nuovo numero di Lazio Magazine 1900 Official Magazine verranno pubblicate molte foto inedite, non perdetevi la rivista che troverete in edicola a fine mese, sarà un numero da non perdere che racchiude tutta la vittoria della Coppa Italia con tanti retroscena: resterà un numero da collezione. Ci sono delle novità anche per quanto riguarda il canale televisivo, abbiamo avuto due richieste importanti dall’estero, a testimonianza del fatto che a livello di comunicazione internazionale si sta lavorando molto. Chiuderemo degli accordi importanti, in seguito vi aggiorneremo e vi informeremo su tutte le novità della prossima stagione.

Eccola nostra Coppa Italia, sarà presente per tutto il giorno qui con noi. È bellissima. Ora si comincia a parlare della prossima stagione, godiamoci questa vittoria importante. So che in città ha pesato molto anche dall’altra parte del Tevere. Vedremo se portare la squadra a scattare una foto davanti ai murales realizzati su iniziativa della Lega, domani ne parlerò con la Società. La Lazio giocherà anche la Supercoppa italiana contro la Juventus, un altro fattore importante che viene spesso sottovalutato. Un altro evento da non perdere e tutto da vivere.

Inzaghi ha un contratto con la Lazio per un’altra stagione. In conferenza il tecnico non si è voluto soffermare su questo; il futuro, come sempre, sarà deciso dall’allenatore e dal Presidente. Ci si metterà seduti e si discuterà come sempre è stato fatto da undici anni a questa parte, perché c’è tutta la stagione successiva da programmare. Questo incontro avverrà tra pochissimo, alimentare questo dubbio in un senso o in un altro è solo una perdita di tempo. Non ci distraiamo da altri fattori, pensiamo a festeggiare ed a concludere al meglio la stagione. Inzaghi è la Lazio, sono vent’anni che indossa i colori biancocelesti prima da calciatore poi da tecnico, partendo dal Settore Giovanile fino alla prima squadra. Il mister è l’uomo scelto, deciso anni fa. Questo lo disse il Presidente anni fa, comunicandogli che avrebbe ricoperto il ruolo di allenatore della Lazio alla fine del suo percorso calcistico. Spesso il Presidente l’ha definito il “suo figlioccio”, loro due hanno un rapporto diretto e non hanno bisogno dell’intervento di nessuno. Conosciamo il carattere del Presidente, interviene per correggere e motivare.

Noi siamo “pro vax” siamo favorevoli con la vaccinazione delle dicerie dei giornali, delle radio e delle televisioni. La verità è quella che diciamo dai nostri microfoni e che vi ho riferito ora, oltre gli aspetti contrattuali che ci sono.

Il siparietto con il Presidente sotto la Curva Nord durante i festeggiamenti è arrivato perché ho pensato a quei film western dove si doma il toro e quale toro più scatenato da domare del Presidente Lotito?! Mi è venuto in mente quella scena e, al termine della finale di Coppa Italia, ci siamo lasciati andare a questo episodio, lui è di una simpatia travolgente e si reso partecipe di questo piccolo show. Si è spogliato dalle vesti del patron e ha vestito quelli da tifoso. Lo vedrete nelle foto che abbiamo scattato e nei video che pubblichiamo. Oggi sui nostri canali social sveleremo il video che abbiamo fatto vedere alla squadra per caricarsi in vista della Finale, lo programmeremo proprio oggi. Questo video ha innescato la miccia nel fusto di benzina. Dopo ne daremo un’anteprima al tg e poi sui social e sul canale.

Siamo vent’anni indietro rispetto all’Inghilterra e la Germania, ogni Società deve avere il suo stadio e la sua cittadella per ospitare tutti i tifosi ventiquattr’ore al giorno. Questo fattore affilia di più la squadra al pubblico, si cresce esponenziale, mi auguro che questo paese si svegli, dato che sta perdendo numerose posizioni poiché che le infrastrutture non sono all’altezza. Quando i numeri ce lo consentiranno, lotteremo per lo Scudetto e saremo alla pari con la Juventus, anche se, a livello di numeri, parliamo di un rapporto uno a cinque per quanto riguarda il fatturato. Bisogna arrivarci con una crescita graduale. Voglio vedere una Lazio che gioca un bel calcio e divertente.

L’app ufficiale ‘Agenzia Biancoceleste’ è scaricata sempre di più ed i nostri media hanno una risonanza sempre maggiore. Alla fine della prima settimana di luglio ci dovrebbe essere in ritiro, le date dovranno confermate ovviamente. La Coppa Italia sarà nei nostri negozi ufficiali come è sempre accaduto con i precedenti trofei, ora vedremo come organizzarci.

Il Presidente ha rifiutato un’offerta clamorosa per Milinkovic, non solo per la Lazio ma proprio per il mondo del calcio. La volontà è sempre quella di crescere e di mantenere tutti gli uomini migliori, poi ovvio che il mercato offrirà tante soluzioni, ma tutte le scelte saranno del direttore sportivo, il quale poi sarà ospite ai nostri microfoni per raccontarci come costruirà questa squadra. Correa è un’altra perla del DS, questo ci deve far riflettere: quando il Tucu è arrivato, ho sentito alcuni mugugni. Bisogna dare fiducia a chi ha dimostrato tanto in dieci anni e ha sbagliato pochissimo rispetto ad altre società. L’argentino è un’altra scoperta ed intuizione, un calciatore di una tecnica infinita, è un ragazzo splendido ed educatissimo. Caicedo è un altro giocatore sottovalutato che in questa stagione ha dimostrato tutto il suo valore e le sue qualità. Non ho mai personalizzato vittorie e sconfitte, onori e oneri vanno distribuiti dal vertice alla base, una vittoria è di tutti. Se non si centra l’obiettivo, la colpa è di tutti, così come per i successi, ognuno deve prendersi le proprie responsabilità”.

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