di Alessandro DE CAROLIS

Ecco le pagelle di Lazio-Udinese, il recupero del 25° turno di Serie A. Sugli scudi Caicedo e Strakosha. Tutti promossi, qualche sbavatura per Patric e Lulic.

Strakosha 8: inoperoso per i primi 45’ ad eccezione per un brivido sulla traversa di Lasagna. Per il resto solo interventi di ordinaria amministrazione. Esemplare il rigore parato al 50’ a De Paul. Intuisce il lato giusto e salva il risultato. Dopo le tante critiche dimostra il suo valore negando all’Udinese di ritornare in partita.

Patric 6: nelle partite con le più “piccole” è lui il terzo di destra come arma tattica annunciata dallo stesso Inzaghi. Giocatore non appariscente ma che ci mette sempre il suo impegno per compensare i limiti tecnici. Pecca quando vuole strafare in fase di costruzione.

Acerbi 7: oggi c’è davvero poco da fare per la difesa biancazzurra, soprattutto nel primo tempo. Il “leone” è elemento essenziale e instancabile di questa Lazio. Da applausi a prescindere. Nella ripresa tiene per mano la difesa nel momento in cui l’Udinese ha dato il tutto per tutto.

Luiz Felipe 6.5: in mancanza di Radu e con Bastos in panchina, tocca a lui prendere le redini del centrosinistra. Prende un giallo molto fiscale nella prima frazione per una semplice spallata in un contrasto di gioco (dal 82’st Wallace s.v)

Romulo 6.5: quando c’è lui e non Marusic la Lazio trova più spinta sulla destra. I suoi cross dal fondo sono quasi sempre interessanti. La sua qualità di andare fino sul fondo per poi crossare è quello che il numero 77 biancazzurro non riesce a fare. La sua presenza fa rifiatare lo stesso Lulic vista la possibilità di sfondare su entrambe le fasce.

Parolo 7: al 42’ sfiora il gol di testa ma un difensore gli leva la gioia del gol sulla linea di porta. L’unico acuto del primo tempo privo dei suoi soliti inserimenti in area avversaria. Mette la solita legna a centrocampo con il suo indispensabile lavoro “sporco”. Al 73’ Musso con la mano di richiamo alza sopra la traversa la sua botta dal limite. Segnali incoraggianti a Inzaghi per ritornare negli undici titolari.

Leiva 7: partita tranquilla per la diga biancazzurra contro un avversario poco combattivo. Si concede persino un paio di tiracci dal limite dell’area bianconera. Nella ripresa invece deve darsi più da fare con il calo della squadra. Gioca di esperienza guadagnando punizioni essenziali a tirare il fiato nel momento più complicato (dal 77’st Bruno Jordao 6: minuti importanti per il giovane portoghese. Un buon prospetto su cui lavorare e plasmare nel gioco di Inzaghi)

Milinkovic 6.5: partita senza lode e senza infamia. Brilla su qualche giocata mettendoci il fisico dando sostanza al centrocampo laziale. Sfortunato in finale di tempo quando in elevazione favorisce il gol di Acerbi annullato poi per un suo tocco di braccio. Sbaglia completamente un’interessante conclusione al 77’ sparando alto.

Lulic 6: da lui è partita l’azione del vantaggio biancazzurro. Vede Immobile tutto solo e di prima verticalizza per il numero 17. Ingenuità colossale al 50’ intervenendo senza senso su Lasagna in area di rigore. Il centravanti stava infatti inseguendo il pallone con spalle alla porta.

Caicedo 8: sua la prima conclusione al 13’ con un tiro potente sul primo palo disinnescato da Musso in calcio d’angolo. La zampata della pantera al 21’ sblocca la partita con un tiro chirurgico a colpire il palo interno prima di insaccarsi in rete. Ottimo il controllo e il tiro di prima intenzione. Molto attivo e combatte su ogni pallone rubando anche palloni interessanti alla retroguardia friulana (dal 66’st Badeji 7: la sua presenza aiuta Leiva nel momento di maggior pressione dell’Udinese. Con il suo ingresso in campo la Lazio ritrova la quadratura del cerchio)

Immobile 7.5: suo l’assist per Caicedo a dimostrazione del grande feeling tra i due. Bravo nel puntare e ubriacare con le finte il difensore bianconero in attesa della verticalizzazione del compagno. Al 29’ ha la ghiotta occasione per sbloccarsi imbucando la difesa per vie centrali, ma una volta dentro l’area strozza troppo la conclusione mancando così il 3-0.

 

Inzaghi 6: per credere ancora alla Champions come chiesto dallo stesso tecnico biancazzurro la vittoria oggi era d’obbligo. I tre punti ottenuti hanno comunque lasciato intravedere una squadra imballata nelle gambe. Dopo le tossine delle ultime settimane contava solo la vittoria. Ora testa al Chievo per centrare un’altra vittoria per rimanere agganciati alle altre pretendenti.

LASCIA UN COMMENTO

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.