di Alessandro DE CAROLIS 

Ecco le pagelle di Milan-Lazio, match valido per il 32° turno della Serie A. Una sconfitta di misura ma che complica dannatamente la rincorsa alla Champions League. Si salvano in pochi: Luis Alberto il più deludente, ma Durmisi è da horror.

Strakosha 6: non può nulla sul rigore di Kessie. Nonostante la sconfitta rimane uno dei migliori in campo. Esce chiudendo lo specchio della porta su Piatek. Lesto nelle uscite e attento in ogni azione. Parata plastica nel finale sulla solita mattonella di Suso.

Luiz Felipe 6: partita sufficiente per il giovane brasiliano. Attento negli interventi e lesto negli anticipi. Senza i molti infortuni subiti la Lazio avrebbe avuto più solidità e qualità li dietro.

Acerbi 6.5: ancora una volta disinnesca Piatek. Uno dei pochi difensori in Serie A capace di tenere il pistolero polacco. Sempre uno dei migliori della Lazio per qualità e carisma.

Bastos 6: vista la buona prestazione di oggi contro avversari molto più veloci e tecnici di lui fanno aumentare i rimpianti col Sassuolo. Radu non era in forma e si è visto, con questo Bastos forse sarebbe andato in maniera diversa (dal 81’st Parolo s.v)

Romulo 6.5: perché gioca Marusic e non Romulo? Questo è il quesito di ogni laziale dopo la partita di oggi. Finalmente qualcuno che vada sul fondo a crossare senza ripassarla indietro. Giocatore molto bravo in entrambe le fasi, dotato di un buon piede nei cross e nelle conclusioni. Sua l’occasione più nitida nella ripresa disinnescata a fatica da Reina.

Leiva 5.5: Non ancora al top e si vede. Quando è in condizione non ce ne è per nessuno, ma ultimamente viaggia col freno a mano tirato per una condizione fisica precaria. Il suo filtro davanti alla difesa è la chiave del gioco di Inzaghi. Senza lui si fa dura.

Luis Alberto 5: uno dei più deludenti. Dallo spagnolo ci si attendeva di più. Corre tanto rincorrendo gli avversari, ma manca in fase offensiva. Niente magie questa sera, neanche qualche piccolo numero. In partite così importanti serve più la sciabola del fioretto.

Milinkovic 5.5: leggermente meglio di Luis Alberto ma comunque non sufficiente. Anche lui poco incisivo in fase realizzativa. Essenziale la sua fisicità in mezzo al campo, ma alla Lazio mancano troppo i suoi gol.

Lulic 5.5: il capitano biancazzurro ha già raggiunto i minuti giocati dell’intera stagione passata. Questo impiego eccessivo lo ha portato a finire la benzina nelle gambe in anticipo. Purtroppo non può tirare il fiato visto l’infortunio serio di Lukaku e la non affidabilità di Durmisi. Le colpe del numero 19 biancazzurro sono quindi minime, non è un cyborg. Avrebbe bisogno di una vera alternativa sulla sinistra (dal 72’st Durmisi 4: entra e fa solo danni. L’entrata su Musacchio in area è stata di un ingenuità incredibile vista la dinamica dell’azione. Non è un caso che non giochi mai titolare e che Inzaghi lo usi solo col contagocce)

Correa 6: una sufficienza perché attualmente è il faro del gioco offensivo della Lazio. Senza lui è buio pesto. Ottima giocata per Immobile al 2’. È l’unico che salta l’uomo e da imprevedibilità al gioco. Esce al 46’ per un forte dolore alla caviglia (dal 46’st Caicedo 6: entra a freddo e fatica a entrare in partita. Una volta in partita è molto utile al gioco offensivo giocando di sponda. Merita la sufficienza per l’impegno e delle giocate di qualità)

Immobile 5.5: questa volta le sue occasioni se le è costruite e concluse molto meglio rispetto alle ultime partite. Non è ancora il cecchino dell’anno scorso ma stasera tra Reina e il palo il gol è mancato più per sfortuna.

 

All. Inzaghi 6: la partita di oggi ha dimostrato che la Lazio non è una Ferrari. Le mancanze di alternative agli undici titolari paga dazio nella corsa alla Champions. Con il modulo fantasia la Lazio gioca sicuro meglio ma non lascia in panchina risorse utili in caso di necessità. Il cambio Lulic-Durmisi è la prova del nove. Ora la strada è tutta in salita.

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