Gabriele Podavini è intervenuto sugli 88.100 di ElleRadio nella trasmissione Laziali On Air, condotta da Danilo Galdino e Fabio Belli:
“Mi ha colpito la tranquillità della Lazio, e soprattutto la facilità nell’andare in gol che era mancata nelle ultime partite. Mi è sembrato di vedere la Lazio dell’anno scorso in cui tutto riusciva facile, vincere e convincere: mi sembra una Lazio in crescita, pronta per un bellissimo finale di campionato.”
“Luis Alberto l’anno scorso ha giocato un campionato fuorigiri, dando più del massimo. Quest’anno è partito male assieme al Sergente, che deve ancora riprendersi un po’ dall’appannamento. Lo spagnolo se non ha degli infortuni penso possa aiutare a fare il salto di qualità. E’ stata tutta la Lazio comunque a giocare in scioltezza, al di là delle individualità, per me sta tornando l’entusiasmo e i risultati sono la medicina migliore: contro un avversario di buon livello come il Parma sembrava passeggiare.”
“Per Luiz Felipe la situazione mi sembra strana: non capisco come sia possibile che non si sia parlato prima col giocatore, la Federazione ha avuto tutto il tempo per avere dialogo col calciatore e capire se fosse interessato o no. Non è riferito al merito della decisione del giocatore, ma alla tempistica e al fatto che si poteva tranquillamente stabilire prima se convocare o no il ragazzo.”
“Acerbi è diventato il giocatore fondamentale per la difesa della Lazio. Radu resta comunque un perno, anche se perde qualche colpo non molla mai e questa è la caratteristica fondamentale. Il punto debole poteva essere la fascia destra, l’entusiasmo di Patric potrebbe aver rivitalizzato il settore anche se ha commesso l’errore relativo al gol del Parma. L’insostituibile nel pacchetto difensivo della Lazio è Acerbi.”
“Sicuramente alle spalle di Juventus e Napoli la battaglia è aperta, le prime due pensano all’Europa e potrebbero lasciare qualcosa per strada nelle ultime giornate. Daranno filo da torcere invece le squadre chiamate a salvarsi, chi è con l’acqua alla gola darà il massimo, nessuno ci sta a retrocedere ed è giusto che sia così.”