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LE PAGELLE | Lazio-Empoli 1-0: Caicedo la decide, Neto strappa applausi. Delusione Berisha

di Alessandro DE CAROLIS

Ecco le pagelle di Lazio-Empoli, match valido per la 23° giornata di Serie A. Un’altra vittoria di misura importantissima per la corsa alla Champions League. Sugli scudi il “puma” Caicedo, Acerbi e Leiva. Stupisce Neto, bene tutti. Da rivedere Berisha. Alti e bassi per Bastos.

Strakosha 6: inoperoso nel primo tempo se non per interventi di ordinaria amministrazione come la parata a terra sulla conclusione di Caputo. Nella ripresa stesso copione nonostante l’arrembaggio toscano. In un paio di occasioni non è uscito su palloni alti suoi, ma rimane una partita sufficiente. Seconda partita consecutiva senza subir gol.

Bastos 5.5: qualche sbavatura nella marcatura. Caputo lo ubriaca con una finta e va alla conclusione. Soffre il numero 11 toscano anche nella ripresa perdendo pure i duelli aerei. Al 67’ compie una bella giocata dal fondo mettendo in mezzo una palla da terzino più che difensore centrale. Inzaghi ci dovrebbe fare un pensierino come quinto di destra, ha corsa e buoni inserimenti. Al 82’ perde una palla sanguinosa con un pallone in orizzontale.

Acerbi 7: nel primo tempo salva in un paio di occasioni delle insidiose incursioni centrali. Precisione e scelta di tempo impeccabile per il numero 33 biancazzurro. Nella ripresa alza una vera saracinesca davanti alla porta. Corre per tutto il reparto seguendo il pallone aiutando i compagni. Il “leone” Acerbi è l’uomo in più di questa Lazio.

Radu 6.5: nella prima metà di gioco viene sollecitato poco in fase difensiva e gioca sul velluto tanto da scendere qualche metro più in avanti. Nella ripresa ha più da fare con l’Empoli in assalto totale ma tiene duro nonostante anche lui accusi un fastidio muscolare. Quando c’è da lottare lui è il primo ad arrendersi.

Romulo 6.5: debutto dal 1’ per il nuovo centrocampista laziale. Primo tempo discreto con esperienza e buone giocate sulla fascia. Marusic ora rischia il posto. 90’ giocati a buon livello. Con più tempo per entrare nei meccanismi della squadra potrà davvero dire la sua.

Leiva 7: dopo la prestazione incolore di Frosinone torna ai suoi soliti livelli prendendo per mano il centrocampo. Filtra davanti alla difesa e smista palloni. Monumentale nel finale incandescente quando l’Empoli era all’arrembaggio su una Lazio alle corde.

Berisha 5.5: l’unico insufficiente del primo tempo laziale. Non convince il kosovaro nemmeno dal 1’ contro un avversario come l’Empoli. Pare disorientato, senza idee. Non è il talento tanto ammirato nel Salisburgo. Primo acuto della partita al 56’ con la punizione a giro e tesa per la testa di Milinkovic ben parata da Provedel (dal 76’st Badeji 6: con il suo ingresso in campo la Lazio ritrova più palleggio a centrocampo e controllo del pallone. Mette tutta la sua esperienza lanciando finalmente segnali incoraggianti a Inzaghi)

Milinkovic 6.5: primo tempo più di sostanza che di qualità. Aiuta molto il centrocampo e Bastos in fase difensiva. Va vicino al gol al 30’ con un colpo di testa di poco a lato. Sempre di testa al 56’ vicino al gol sulla punizione di Berisha. Esce per infortunio poco dopo, una brutta tegola per Inzaghi (dal 58’st Cataldi 6: entra a inizio ripresa e gioca una discreta partita, senza lode ne infamia. Calcia bene gli angoli, cosa non da poco in questa Lazio. Fatica un po’ nel fare filtro)

Lulic 5.5: leggermente meglio rispetto a Frosinone ma non ancora al top della condizione. Si vede chiaramente che gli manca benzina nelle gambe. Gioca col freno a mano tirato e si fa vedere solo con il cross per Milinkovic. Nel secondo tempo crolla in maniera verticale senza più ossigeno nei polmoni. Avrebbe bisogno di rifiatare.

Correa 6: si divora un gol a tu per tu con Provedel tardando troppo nella conclusione. Era in posizione centrale e liberissimo di tirare di prima per spiazzare il portiere. Il Tucu si vede che non è al massimo della condizione. Nella ripresa troppo a sprazzi. Il suo toccarsi la coscia dopo ogni scatto è la dimostrazione come abbia giocato in condizioni precarie. Al 62’ infatti spreca un ottimo contropiede ben avviato da Caicedo. Corre fino alla fine dimostrando tanto sacrificio e volontà.

Caicedo 7.5: al 40’ si procura lui il rigore pressando Provedel sul rilancio. Un rinvio tardivo da parte del numero 1 toscano che si allunga la palla senza rendersi contro dello scatto felino del puma. Proprio lui a sorpresa va sul dischetto realizzandolo in maniera esemplare. Record per il numero 20 biancazzurro con la sua seconda rete in partite consecutive. Dopo il gol tutte giocate belle a dimostrazione di una fiducia ritrovata. Al 62’ lancia Correa con un passaggio filtrante alto quasi geometrico. Esce anche lui acciaccato fisicamente (dal 84’st Neto 6.5: gioca pochi minuti ma si merita una sufficienza piena. Decisamente promosso. Nonostante la sua giovane età dimostra di avere molto senso tattico e intelligenza in un momento delicatissimo. Avvia due contropiedi gestendoli al meglio: il primo scarica su Lulic per far salire la squadra, il secondo puntando alla bandierina perdendo un minuto d’oro. Quest’ultima azione sotto la Nord che esplode di gioia come se avesse fatto un gol)

 

Inzaghi 7: giocando ogni tre giorni è davvero dura tenere una condizione fisica e mentale ideale. I molti infortuni nel reparto difensivo e offensivo privano il tecnico anche di fare turnover. Senza Immobile e Luis Alberto però la Lazio lotta e da grande squadra porta a casa la vittoria anche non giocando bene. Sei punti tra oggi e Frosinone essenziali e determinanti per rincorrere la Champions. Ora testa al Siviglia.

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