Stefano De Martino, direttore della comunicazione biancazzurra, è intervenuto ai microfoni di Lazio Style Radio, 89.3 FM:
“Questo è un pomeriggio particolare per la radio, festeggiamo un altro anno importante ricco di novità e di altre cose legate soprattutto all’attività radiofonica. Se riavvolgo il nastro, questa della radio è stata un’operazione da pazzi se vogliamo, devo ringraziare il presidente Claudio Lotito perché nel 2010 gli presentai questo progetto ed era già due anni che ero alla Lazio. Era un progetto strano perché nessuna squadra di calcio era dotata di una propria radio, di propri giornalisti, insomma di una sua organizzazione. Devo ringraziarlo perché solo un visionario, avanti nei tempi e lungimirante come lui avrebbe accolto con entusiasmo questa proposta e mi diede la possibilità di sviluppare il tutto. Quindi il ringraziamento in questo giorno speciale, il compleanno della radio va al Presidente che ha sempre creduto e continua a credere nel lavoro svolto da questa società.
Riguardo alla partita contro il Novara, come da copione non vi sono stati cori razzisti, ero sicuro di questo e l’avevo già detto al termine della partita. La società ha preso subito una posizione ed ha risposto subito a queste accuse infondate con le parole del nostro portavoce Arturo Diaconale che ha detto che non vi era stata nessuna percezione allo stadio di questi cori. Lo ha testimoniato anche il direttore del TG5 Mimum, coinvolto sempre in prima persona in queste situazioni, che non ha sentito assolutamente nulla esclusi i cori contro il Presidente Claudio Lotito da parte dei tifosi del Novara. Quella è stata una brutta pagina che deve essere sottolineata e non deve più capitare. Un danno di immagine alla società dato che la notizia ha fatto il giro del mondo, un danno di rispettabilità e di immagine verso la stessa tifoseria. Un aspetto che a me ha fatto molto arrabbiare e leggendo tutti i messaggi che sono arrivati capisco e noto la rabbia comune di tutti quanti. Non si può trovare giustificazione e non si deve puntare sempre e subito il dito contro i tifosi biancazzurri, credo che questa volta si sia andati veramente oltre nel riportare la notizia in quel modo. Direi che più che un’anomalia è stato un malcostume giornalistico, non è accettabile fare un copia e incolla senza verificare la notizia. Dispiace tanto perché il danno provocato non è qualcosa di cancellabile, tutto quello di buono che viene svolto, con queste notizie infondate vengono vanificate come accade nel Monopoli.
Facciamo un lavoro incessante ogni giorno, lo fanno i tifosi con i loro comportamenti ed atteggiamenti e poi tutto viene vanificato da questo tipo di notizie, è una cosa che mi dà molto fastidio. La verità è che questo tipo di cori non ci sono stati e non si sono percepiti, è stata riportata una cosa esagerata in maniera puerile ed infantile, non da persone d’esperienza, queste notizie vanno date con attenzione e dopo un’attenta valutazione su argomenti così sensibili. La mia idea è che la Lazio si doveva costituire parte lesa, questo è un danno più grosso rispetto agli altri. Proprio in quei giorni si discuteva dal punto di vista sportivo e politico. Se uno leggeva la notizia sembrava che la curva ed un intero stadio avessero intonato cori razzisti, già l’ho detto alla società, la prossima volta secondo me si deve costituire come parte lesa in questo senso. È troppo grave quello che è accaduto a livello di immagine e sul piano economico per la Lazio. I biancazzurri sono una società quotata in Borsa, è rispettata a livello internazionale perché gioca le competizioni europee e la UEFA leggendo questi articoli potrebbe andarci con la mano pesante dato che non è tenera in questo tipo di situazioni.
Non è possibile e mi dispiace perché questo è un tipo di giornalismo approssimativo e di basso profilo che danneggia tutti quelli che fanno il loro lavoro in maniera puntale, precisa e professionale e nella Lazio ce ne sono tanti. Aiutano nella costruzione della nostra quotidianità. Mi sento di appartenente alla categoria di giornalisti a cui chiedere scusa come a tutti i tifosi della Lazio; so io quello che ha comportato questa notizia e tutte le lettere e le email che mi sono arrivate nelle quali ogni nostro tifoso voleva approfondire questo argomento chiedendo immagini o audio di questi fatti. Ovviamente non vi era nulla e la Lazio infatti non ha ricevuto sanzioni perché c’è stata zero percezione di questi cori sia dallo stadio che dal direttore di gara che non ha sentito nulla.
Una brutta pagina come non ne ricordavo in questi anni dato che è arrivata anche in un momento particolare e preciso. È un argomento molto sensibile che abbraccia il calcio e la vita di tutti i cittadini, è normale che ci si trovi in prima pagina, la notizia poteva sembrare vera per come è stata trovata, ovvio che il pezzo poi faccia il giro del mondo. È un qualcosa che non doveva proprio partire, in molti mi hanno chiamato indignati dalla tribuna stampa. L’unica cosa da fare nel post partita era far parlare Diaconale che ha parlato di psicosi. Speriamo si tratti solo di psicosi altrimenti si può pensare che ci sia la voglia di tirare uno schiaffo alla Lazio alla prima occasione. Questo non lo possiamo accettare, mi auguro che non accada mai più. Questi errori di valutazione sono cose che non dovremmo proprio vedere o ascoltare. Ci vuole una grande attenzione nel trattare questi argomenti soprattutto quando le cuci addosso a qualcuno, in questo caso ai tifosi della Lazio. Dalla prossima volta ci sarà tolleranza zero per questo tipo di cose. Chiedo a tutti i colleghi di portare attenzione nel dare certe notizie. Come posso immaginare anche dai numerosi colloqui avuti anche del nostro portavoce Arturo Diaconale che non vogliamo più una distorsione della realtà e che ci sarà, ribadisco, tolleranza zero. Voglio essere preciso in questo senso e sottolinearlo in maniera chiara. In questo modo si fa un danno soprattutto ai tifosi che si spendono per la squadra e che vanno allo stadio con tutte le problematiche annesse al caso. Alla fine l’affetto e l’amore che portano fa il giro del mondo, ma in senso negativo, questo non può e non deve essere tollerato. Il lavoro deve essere fatto in maniera puntuale, calibrata, professionale e responsabile. Cosa che in questa vicenda non ho visto nella maniera più assoluta. Questo è il mio dispiacere e il mio disappunto. La radio ufficiale del club è nata anche per confrontarsi e parlare di argomenti non chiari, il compleanno arriva proprio in un momento di discussione importante.
Abbiamo numerose novità che porteremo all’attenzione quando non ci sarà il calcio giocato, ora ci sono appuntamenti importanti come Napoli, Juventus e poi l’Inter. Li diremo più avanti nel tempo quando ci sarà più tranquillità. Otto anni sono tanti e spero che oltre la nostra presenza, dato che la Lazio rimane anche se cambia la dirigenza, esista e rimanga il concetto di un lavoro e di una filosofia iniettata da tutti noi e dalla proprietà, quella di crescere anno dopo anno. È quello che si è fatto e si sta facendo. La crescita è esponenziale, la Lazio se la gioca con tutti ed è rispettata in ambito europeo. La società viene spesso ammirata e copiata in alcune sue iniziative, anche nell’ambito della comunicazione.
Saluto il direttore sportivo Igli Tare dato che questi sono giorni caldi anche se leggo di tutto e gli accostamenti più disparati. La cosa che mi fa piacere è che la società sia stata chiara, si sa cosa bisogna fare e si hanno le idee chiare. Si fa una valutazione con l’allenatore per permettergli di lavorare al meglio, in questo caso è stata sfoltita la rosa perché erano presenti degli elementi in più. In questo senso si lavora 24 ore su 24, ma sarà il campo il giudice di ogni cosa.
La nostra prima fase si è conclusa, quello di creare un centro di produzione veramente all’avanguardia, dalla carta stampata a seguire in tutte le sue componenti. Ora ci sarà una seconda fase che è quella delle grandi manovre in termini di partnership con realtà importanti sia a livello italiano che europeo. Dalla carta stampata, all’aspetto radiofonico e televisivo per dare qualcosa in più ed un offerta maggiore e puntale sotto tutti i punti di vista. Se la prima fase era la costituzione e la realizzazione dove abbiamo cominciato a camminare, ora correremo con questa partnership che vi comunicheremo nelle prossime settimane anche a livello social.
Ancora tanti auguri alla radio ufficiale del club ed a tutti i tifosi della Lazio che ascoltandoci vogliono avere conferme o smentite, spesso più smentite purtroppo guardando il nostro panorama, lo faremo sempre nel migliore dei modi. La partecipazione è tanta e mi fa piacere perché la radio ufficiale è sempre vista con scetticismo perché sembra che uno voglia trattare gli argomenti che gli fanno più comodo ed in una certa maniera, ma come avete visto non è così. Ringrazio tutti quelli che ci seguono e quelli che intervengono, uomini e donne che ci fanno compagnia sia al livello professionale che da tifosi che ci portano il polso di quello che si dice e si comunica al di fuori di Formello”.
Fonte: S. S. Lazio