di Alessandro DE CAROLIS
La diciottesima giornata di Serie A, il primo Boxing Day in Italia, ha in prima pagina un uomo in particolare: Fabio Quagliarella. Con 35 primavere sulle spalle è ancora capace di incantare con dei gol mai banali.
Ieri è arrivato il suo undicesimo centro in 17 partite, sempre a segno nelle ultime otto. I suoi cinque assist confermano anche il suo talento a servizio dei compagni. Se la Sampdoria è lì a ridosso della zona Champions il merito maggiore è di certo suo. Senza nulla togliere al lavoro del tecnico Giampaolo o di altri giocatori come Ramirez, Saponara, Defrel o Caprari, ma questo Quagliarella segna e fa sempre la differenza, numeri alla Messi. Un chiaro messaggio al ct Roberto Mancini per i prossimi Europei. Il gol del vantaggio contro il Chievo di tacco è solo una delle sue tante perle della sua onorata carriera.
I blucerchiati si esaltano con il loro capitano come la Juventus con Cristiano Ronaldo. Infatti senza CR7 la Juve non può stare e l’ha confermato ieri a Bergamo contro l’Atalanta. Sotto di un gol e con un uomo in meno, il numero 7 bianconero è entrato al 70′ siglando la rete del pareggio. La sua presenza ha dato una scossa alla squadra tanto da sfiorare nel finale la vittoria. Il gol di Bonucci annullato per fuorigioco ha vanificato un incredibile rimonta. La squadra di Gasperini si conferma una mina vagante del campionato. Una squadra folle, capace di perdere con il Genoa ma di sfiorare la vittoria con la Juve pochi giorni dopo. Duvan Zapata è l’uomo in più della Dea, 8 gol nelle ultime 5 partite.
Sempre in zona Champions da segnalare le vittorie delle romane e il mezzo passo falso del Milan. I biancazzurri si aggiudicano la “sfida degli Inzaghi” con Simone che batte Filippo per 2-0. Una Lazio senza Immobile e Parolo dal 1′ capace di tenere bene il campo e di vincere in tranquillità. Partita non esaltante ma concreta. Seconda vittoria consecutiva essenziale per consolidare il quarto posto.
Vince anche la Roma in casa contro il Sassuolo in una partita condita dalle solite polemiche arbitrali. L’arbitro Giacomelli non ha fatto altro che alimentare i dubbi sulla sua “fede” calcistica venuti fuori dal suo profilo Facebook. Giallorossi rinati grazie al ritorno di Diego Perotti (a segno su rigore) e al ritrovato Shick (segna un gol bello ma poi se ne mangia uno facile facile). La nota positiva per Di Francesco è di certo il giovane Zaniolo, a segno per la prima volta in Serie A a 19 anni.
Il Milan invece pareggia a Frosinone e vede continuare sia la crisi di vittorie che di gol fatti. Quarta partita a secco con Donnarumma ancora migliore in campo. Parata decisiva al 93′ per salvare lo 0-0. Poteva di certo andare peggio visto il gol annullato ai padroni di casa con un insensato richiamo del VAR. Fallo inesistente su Calhanoglu da cui è ripartita l’azione del gol. Rossoneri ora scavalcati da Sampdoria (quinta) e Roma (sesta). La sfida con la Spal sarà determinante per il futuro di Gattuso.
L’Inter invece vince all’ultimo minuto una sfida molto combattuta per tutti i 90′ contro il Napoli. Lautaro Martinez segna al 92′, pochi minuti dopo un salvataggio sulla linea miracoloso di Asamoah. Partenopei troppo nervosi nel finale con una doppia espulsione evitabile. Koulibaly prende due gialli in pochi secondi: il primo per aver fermato Politano in ripartenza, il secondo per aver applaudito l’arbitro Mazzoleni subito dopo il giallo subito. Per Insigne rosso diretto per aver tentato di colpire Keita con un calcio dopo essersi stuzzicati faccia a faccia nell’azione precedente.
In zona Europa League importante vittoria del Torino sull’Empoli, un 3-0 a dimostrazione dell’ottimo momento della squadra di Mazzarri, prossimo avvesario della Lazio. Iago Falque e De Silvestri sono tornati al gol dopo un periodo a secco. Cade invece a sorpresa la Fiorentina al Franchi contro il Parma. Il solito Inglese decide la partita togliendo alla Viola la gioia recente della vittoria contro il Milan. In chiave salvezza pareggio a reti inviolate tra Spal e Udinese. Un pari d’oro viste le sconfitte di Empoli e Bologna.