di Daniela BONFA’
La nota artista italiana Syria, al secolo Cecilia Cipressi, nata a Roma il 26 febbraio 1977, che alterna la carriera di cantante a quella di attrice teatrale, è intervenuta quest’oggi ai microfoni di Lazio Style Channel. Da sempre grande tifosa laziale, non ha paura di nascondere la sua fede biancazzurra. Ecco le sue parole:
“Sono molto felice di essere venuta qui a Formello. Mio marito mi ha fatto innamorare dei colori biancazzurri, così anche mio figlio è divenuto un vero laziale. Essere qui è assolutamente una bella festa. Mio figlio era fiero di guardare i propri beniamini in azione durante l’allenamento e saremo insieme per la prima volta allo stadio in occasione della gara di sabato Lazio-Torino.
Ho festeggiato 20 anni di carriera avendo esordito nel 1996 a Sanremo; da quel giorno ho scritto diversi dischi, ho lavorato in diversi progetti teatrali ed ho collaborato con tanti artisti importanti. Condivido la passione per la Lazio con Paola Turci. Oggi ho con me la mia maglietta preferita, ovvero quella di Ciro Immobile. Sono venuta qui a Formello tanti anni fa ed è stato bello tornare vivendo l’atmosfera di questa grande squadra che è cambiata nel corso degli anni. Siamo sempre felici, orgogliosi ed emozionati per la Lazio: mio figlio aveva gli occhi a cuore quest’oggi e sono stata molto contenta per esser tornata in questo luogo incantato.
Una volta venimmo a Formello per incontrare Di Canio e mio marito ricordo che non riusciva a parlare. Voglio fare i complimenti alla Lazio per l’iniziativa “La Lazio nelle scuole” perché avvicinare questi miti, ovvero i calciatori, agli ambienti scolastici e dare la possibilità ai bambini di fare domande è un’idea meravigliosa e sana. Questo contatto porta tutti a stare con i piedi per terra. Ho sempre vissuto il calcio attraverso la televisione e finalmente sarò all’Olimpico con la mia famiglia in occasione del prossimo turno di campionato. Non capisco perché bisognerebbe nascondere la propria passione per la Lazio, non voglio credere che accada per una questione di popolarità. Una volta andai sotto la Curva Nord ed era una presentazione della squadra: provai una grande emozione. Quest’oggi sono colpita nel vedere mio figlio manifestare grande timidezza ed attenzione nell’avvicinarsi ai calciatori per chiedere degli autografi”.
(Fonte: sslazio.it)