di Alessandro DE CAROLIS
Ecco le pagelle di Chievo-Lazio, match valido per la quattordicesima giornata della Serie A Tim. Sugli scudi Correa e Immobile, ben figura anche Badeji. Qualche insufficienza e molte sufficienze stiracchiate.
Strakosha 6: non può nulla sul gol di Pellissier. Gioca molto bene con i piedi per saltare il primo pressing del Chievo sulla difesa laziale. Per il resto della partita non viene mai chiamato veramente in causa. Il che è tutto dire.
Wallace 5.5: da applausi il suo intervento al 19’ su Pellissier. Una scivolata a levare palla al centravanti clivense pronto al tiro dal limite. Da rivedere in occasione del gol gol, un brivido colossale qualche minuto perdendo palla con Pellissier. Perde ogni duello con Pellissier nella ripresa, troppo ingenuo.
Acerbi 6: anche lui ogni tanto può sbagliare. E le sue responsabilità sul gol di Pellissier sono tante sul taglio centrale di Birsa. Leggermente fuori posizione al momento del passaggio dello sloveno. Si fa perdonare rimediando in maniera perfetta al 68’ con un recupero su Birsa a impedire il passaggio a un solissimo Pellissier. Nel finale gioca da centravanti aggiunto.
Radu 6: prende un giallo molto evitabile. Ma per il resto nel primo tempo è il migliore del reparto difensivo. Gioca molti palloni difficili e si fa vedere anche in supporto a Lulic. Ma il giallo preso gli costa caro per la “regola Inzaghi” e quindi il primo cambio è per lui (dal 45’st Caicedo 6: lotta e fa a sportellate con tutta la retroguardia clivense. La sua presenza da più respiro e più libertà a Immobile)
Marusic 6: si vede poco e nulla visto che la Lazio attacca sulla sinistra come suo solito. Quando si gioca dalle sue parti non fa male ma neanche la differenza. Partita poco appariscente, quasi scontato il cambio nela ripresa (dal 55’st Patric 6: il piccolo guerriero biondo non delude mai. Mette sempre il giusto impegno giocando semplice ma in maniera efficace. Al 89’ salva un gol fatto a un metro dalla porta)
Badeji 6.5: molto positivo sia in fase di interdizione che in fase di impostazione. Ben figura nel centrocampo laziale smistando buoni palloni. Suo il primo tiro dei biancazzurri al 16’ dalla trequarti, una botta potente ma centrale presa in due tempi da Sorrentino. Aiuta molto i compagni in fase d’attacco convergendo sulla trequarti o defilandosi sulle fasce. Bravissimo al 79’ a sfiorare un gol da fuori area con un tiro a giro a dare l’effetto del gol (dal 81’st Berisha: s.v)
Parolo 5.5: si divora il gol al 36’ tirando alto sulla traversa un modo tiro dal limite dopo aver vinto un contrasto con Bani. Buona la tenacia nel contrasto e la coordinazione al tiro, malissimo invece la mira. Una partita non ai suoi soliti livelli. Corre sempre a tutto campo ma manca la sua qualità li in mezzo.
Milinkovic 5.5: qualche sprazzo positivo, ma molte altre cose meno buone. Un giocatore che non riesce ancora a ritrovare il suo enorme potenziale emerso nella passata stagione. Per ora rimane imprescindibile sfruttando la sua fisicità per dare più solidità al centrocampo laziale.
Lulic 5.5: non il solito Senad. Soffre anche lui l’aggressività dei clivensi. Non riesce a sfondare, chiede spesso il supporto di Radu o Badeji per saltare la difesa gialloblu con un uno-due. Il capitano biancazzurro non è nel suo momento fisico migliore e si vede. Quando sta bene spacca le partite.
Correa 7: il più vivace del reparto offensivo. È l’unico che sembra ispirato quando attacca. Il migliore del primo tempo ma anche nella ripresa mette le cose in chiaro sin dai primi minuti. Pregevole giocata di tacco a liberarsi prima di servire Immobile. Suo l’assist per Ciro in occasione del pareggio. Combinazione perfetta tra i due a dimostrazione di un’ottima intesa.
Immobile 7: primo tempo non bello per lui. Servito poco e male dai compagni. Viene marcato in maniera asfissiante dalla retroguardia clivense. Nel finale di tempo va alla conclusione e sbaglia clamorosamente tirando addosso a Sorrentino. Per fortuna il numero 17 biancazzurro era in posizione di “off-side”, sennò sarebbe stato un gol mancato davvero colossale. Non brilla di cinismo nemmeno al 54’ quando piazza un tiro a mezza altezza a facilitare Sorrentino. Alla terza palla gol però non tradisce e insacca con cattiveria la rete del pareggio. Al 54’ da applausi la combinazione con Correa. Clamoroso palo al 75’ con un diagonale potente e preciso sul secondo palo. Una sfortuna clamorosa per un gesto atletico davvero sublime.
All. Inzaghi 6: doveva essere la giornata della Lazio. Ma i biancazzurri hanno buttato al vento i primi 45’ anche per merito della buona gara dl Chievo. Le grida del mister nell’intervallo ci saranno state di sicuro perché la ripresa dei suoi ragazzi è stata molto buona. Un mezzo passo falso per la corsa Champions, ora il Milan è quarto. Testa alla Sampdoria per tornare alla vittoria.