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Tiziano Crudeli: “Lazio-Milan, temo Parolo “caldo” sotto porta. Ottimista sul ritorno di Ibra”

foto © Antonio FRAIOLI

Tiziano Crudeli, nota voce rossonera, è intervenuto sugli 88.100 di ElleRadio nella trasmissione Laziali On Air per parlare di Lazio-Milan, match in cartello alla ripresa del campionato:




Per il Milan speravo sicuramente in meno infortuni in vista del match contro la Lazio, le defezioni sono particolarmente numerose: non fasciamoci la terza prima di essersela rotta, ma affrontare al meglio una grande squadra come la Lazio sarebbe stato meno preoccupante. La Lazio mi preoccupa nella fase offensiva, temibile in elementi come Immobile, Luis Alberto e lo stesso Parolo che sta segnando con una certa continuità. Il Milan ha già concesso 16 gol agli avversari.




Anche Calhanoglu ha avuto un problema, vedo Castillejo e Cutrone in coppia in avanti per il Milan contro la Lazio e una difesa a tre con Bakayoko e Kessie con grandi responsabilità di copertura. Spero che l’attacco sia all’altezza della situazione contro la difesa della Lazio, Cutrone è anche reduce dall’impegno con l’Under 21: è sicuramente un’ottima punta che ha compiuto importanti progressi, una punta centrale che fa movimento e apre gli spazi per i compagni. Il gioco però deve consentire di sfruttare le caratteristiche degli attaccanti a disposizione: il Milan non riesce a esprimere completamente la funzione della fase offensiva e a volte Cutrone resta troppo isolato in avanti. Incide maggiormente quando entra a metà partita, la sua freschezza porta una spunta in più rivelandosi decisivo, con 2 gol in campionato e 3 in Europa League già realizzati. Cutrone deve ancora crescere ma va servito e rifornito con un certo tipo di gioco che non sempre il Milan riesce ad esprimere.




Sarei stato disposto a dare una fortuna per avere Milinkovic-Savic al Milan, ma non è la prima volta che una stella del campionato passato non riesca ad esprimere lo stesso rendimento. Al momento è inspiegabile questo suo calo, non so se possa centrare il mercato e l’aspetto psicologico. E’ chiaro che resta un giocatore di grande valore, ma è difficile individuare un motivo riguardo la sua involuzione dell’ultimo periodo.

Su Ibrahimovic sono ottimista, credo che al 90% il prestito di sei mesi si concretizzerà, e che a 37 anni sia ancora un giocatore in grado di dare un contributo offensivo importante al Milan, considerando anche come si integrerebbe bene al fianco di Gonzalo Higuain. Ibra è un giocatore ancora integro fisicamente e può essere all’altezza della situazione. Non sempre i cavalli di ritorno hanno portato un contributo tangibile al Milan, ma nel caso di Ibrahimovic sono sicuramente ottimista.




In chiave Champions vedo la Roma con troppi alti e bassi di rendimento, nonostante abbia una rosa con molti giovani interessanti. Vedo la Lazio in questo momento più squadra, perché sono arciconvinto che se Milinkovic-Savic e Luis Alberto tornassero al rendimento di un anno fa, e con l’inserimento di Correa che è un giocatore molto interessante, si potrà arrivare all’obiettivo. C’è poi una componente determinante che è l’allenatore: Simone Inzaghi sa gestire e organizzare al meglio la sua disposizione: vedo la Lazio con più chance per il quarto posto, anche se ovviamente spero nel Milan. Per i rossoneri la partita di domenica ha un valore più pesante anche alla luce dell’ultima sconfitta subita: sicuramente le assenze condizioneranno la squadra ma il Milan deve cercare di fare risultato all’Olimpico, altrimenti perderebbe contatto dal vertice della classifica.






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