A due giorni di distanza dal match di Europa League, Olympique Marsiglia-Lazio, la Curva Nord ha pubblicato il seguente comunicato sulla pagina Facebook de “La Voce della Nord”:
“LA TRASFERTA: Dall’uscita del calendario, quella di Marsiglia, era una della trasferte più attese. Gli ultras Laziali ci sono stati e ci saranno sempre. Con questa nota vogliamo soltanto riportare i fatti, fuorviati da una stampa meschina che cura i propri interessi tralasciando la cronaca e la ricerca della verità. A raccontare la trasferta di Marsiglia, non servono parole, bastano i fatti. Gli Ultras della Lazio sono arrivati a Marsiglia mercoledì e sono tornati, tutti, nella giornata di venerdì dopo la gara. Nessuna testa di maiale, anche se ci avrebbe fatto ridere non poco, nessuno ha lasciato la città il giorno della partita, nessuno è rimasto chiuso in hotel per paura. Basterebbe fare un giro sui siti dei tifosi del Marsiglia per capire come sono andati i fatti. Il giorno della partita abbiamo trovato una polizia francese meno permissiva della sera prima, avevano limitato fortemente le nostre libertà di poterci muovere liberamente per bere o mangiare. Abbiamo fatto da noi, aspettando anche tutti gli altri tifosi provenienti da Roma, ci siamo radunati e siamo arrivati allo stadio uniti e compatti con tutti gli striscioni. All’interno dello stadio, la polizia francese, ha assunto un comportamento rigido e incomprensibile. Viene fatto divieto assoluto di fare entrare lo striscione “IRR con tutti gli altri striscioni al seguito”. La polizia non ci ha permesso di rimanere tutti sotto al settore ma ci ha obbligato ad entrare all’interno dello stadio, permettendo solo ad una delegazione di rimanere li sotto a sorvegliare le pezze, cosi alcuni di noi sono rimasti tutto il tempo sotto al settore mentre altri occupavano spavaldi i seggiolini all’interno dello stadio, spingendo la squadra alla vittoria. Era una trasferta da fare tutti insieme, e cosi è stato! Queste poche righe, servono solo, una volta per tutte, a porre la parola fine a tutta una serie di bugie che il giornalista mitomane da quattro soldi è stato costretto a raccontare per portare a casa un risultato (…). Come vedete dalla foto (…) il gruppo c’era, c’è stato, e sempre ci sarà. Fieri, spavaldi, eternamente degni di essere Laziali. IRRIDUCIBILI LAZIO OVUNQUE.“