di Daniela BONFA’

Non accennano a placarsi le polemiche suscitate dall’esclusione di Ciro Immobile nel match di Nations League  Polonia-Italia. Il Ct della Nazionale, Roberto Mancini, ha fatto scaldare l’attaccante laziale per tutto il secondo tempo, avendogli alla fine preferito il debuttante Lasagna. Sulla questione si sono espressi Vincenzo D’Amico, Renzo Garlaschelli e Beppe Savoldi, che si sono schierati, tutti, a favore del capocannoniere laziale.

Ecco le parole di Vincenzo D’Amico a Radio Incontro Olympia: “Non capisco Mancini che si pone il problema del centravanti: è chiaro che a lui non piaccia Immobile. Gli ha preferito Lasagna, che è stato convocato dopo al posto di un infortunato. Non mi è piaciuto come si è comportato il Ct”. 

Queste, invece, le dichiarazioni di Renzo Garlaschelli a Lazio Style Radio “Chinaglia era contento quando giocava con la Nazionale. Non bisogna fare un dramma su Immobile, non capisco però perché il Ct Mancini non l’abbia fatto giocare nella scorsa partita”.

Durissimo, infine, il commento sulla vicenda di Beppe Savoldi sui 105.8 FM: “Mancini sta facendo bene alla guida della nazionale azzurra, il lavoro ed ora anche i risultati lo stanno premiando. Tuttavia posso serenamente affermare che non mi sono piaciute le dichiarazioni del nostro Commissario Tecnico che poteva e doveva evitare, riguardanti la mancanza di un centravanti vero nella sua lista dei convocati, quando invece ha il capocannoniere delle Serie A a sua disposizione. Guardando quanto accaduto ad Immobile in Poloniaho rivisto il mio passato con la divisa dell’Italia, quando i selezionatori, in primis Bearzot, preferivano puntare sul singolo giocatore o ancora di più sui blocchi di calciatori che militavano nella grandi squadre del Nord anzichè sul sottoscritto. Certo è che ai miei tempi vi era una nutrita ed agguerrita concorrenza in attacco, fattore che adesso nemmeno si verifica data la penuria di punte importanti nostrane. Purtroppo è duro, antipatico e forse anche impopolare affermarlo, ma se Immobile indossasse una maglia diversa da quella della Lazioavrebbe un “peso” differente all’interno del gruppo tricolore… Io tifo per Ciro, sono un suo fan nonchè sostenitore, il bomber laziale sa che non si deve abbattere e non deve mai mollare, continuando a fare quello che gli riesce meglio, ovvero segnare…”.

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