di Alessandro DE CAROLIS
Con la fine della 37°giornata ora mancano solo 90′ alla fine della Serie A 2017/2018. Lo scudetto è ufficialmente della Juventus dopo lo 0-0 contro la Roma (si attendeva solo la conferma matematica). Un pareggio che vanifica la vittoria del Napoli per 2-0 sulla Sampdoria ma che va invece benissimo alla Roma. I giallorossi infatti grazie alla sconfitta interna dell’Inter erano già qualificati alla prossima Champions con due turni d’anticipo. Il risultato dell’Inter è di certo quello più eclatante di questa giornata. Il Sassuolo nonostante fosse già salvo ha onorato al meglio il campionato vincendo con orgoglio. Una vittoria rimarcata dallo stesso allenatore Iachini per le cose dette sulla sua squadra a vantaggio dell’Inter. Questo crollo inaspettato non ha però favorito la Lazio che impatta sul campo del Crotone per 2-2 rimandando così il discorso Champions allo scontro diretto dell’ultima giornata. La banda di mister Inzaghi ha dalla sua il fattore campo e due risultati su tre per riportare la Lazio in Champion dopo 10 anni. Una vittoria quasi ottenuta su un campo non facile e con le tante assenze pesanti che hanno tolto qualità nel momento finale e decisivo. In zona Europa League invece è un discorso ormai a due tra Milan e Atalanta. Con le sconfitte di Fiorentina e Sampdoria ora la sfida è solo tra loro due per il 6 posto (ultimo piazzamento diretto ai gironi, saltando cosi preliminari) Nello scontro odierno nessuna delle due ha avuto la meglio per poter chiudere in anticipo i discorsi. In zona retrocessione ritorna alla vittoria il Cagliari che ritrova il suo uomo più di qualità (Joao Pedro) nel momento essenziale. Pavoletti sigla la rete del 1-0 al Franchi con il suo nono gol di testa (nessuno in Europa come lui). Vittoria scaccia crisi per ritornare in posizioni migliori. Il Chievo vince in rimonta al Dall’Ara confermando il buon lavoro del subentrato D’Anna. La Spal si fa rimontare e perde col Torino restando a pari punti col Crotone ma con lo scontro diretto a favore. Torna alla vittoria dopo tredici sconfitte (peggior marcia in Europa) l’Udinese grazie a Barak. Saranno 90′ da vivere dal primo all’ultimo minuto.