di Alessandro DE CAROLIS

Sempre più uomo-chiave dello spogliatoio biancazzurro, elemento imprescindibile nello scacchiere di mister Inzaghi. Tutto questo è Lucas Leiva, brasiliano classe ’87 arrivato tra tanti dubbi con un eredità pesante come quella di Lucas Biglia. Un’eredità scacciata subito nei primi giorni di ritiro dove il suo carisma e la sua qualità in campo ne hanno fatto subito un leader per i nuovi compagni e per i tifosi. Ecco le sue parole su Esporte Interativo: un’intervista a tutto tondo dal suo idolo Gerrard, i dieci anni di Liverpool, il sogno di vestire la maglia del Brasile fino all’immediato amore con il mondo Lazio.

“L’adattamento è stato molto difficile, fisicamente non ero pronto per affrontare un campionato veloce e fisico come la Premier League. Ogni giorno era una battaglia, ma ricordo positivamente soprattutto la stagione 2010/11 sotto la guida del tecnico Kenny Dalglish. Per me fu sensazionale, la migliore con i Reds”.

“Gerrard il miglior giocatore con cui abbia giocato. Non solo per il giocatore ma anche per la persona, per ciò che ha rappresentato e che rappresenta ancora per il club . Sempre disponibile per i compagni, pronto ad aiutarti con i suoi consigli. Un vero inglese anche caratterialmente, molto timido e riservato”.

“Su Coutinho diciamo che io sono un po’ una ‘fonte sospetta’ per parlare di lui. Merita il successo che ha ottenuto, per i sacrifici e per la qualità che ha dimostrato. Ha un carattere fantastico. Da tifoso del Liverpool mi dispiace per la sua partenza, ma come amico sono contento per lui perché so bene che il Barcellona è un’opportunità unica dove può giocare con grandi giocatori e continuare a migliorarsi sempre”.

“L’ambientamento alla Lazio è stato un inizio migliore di quello che mi sarei aspettato. Ho preso una decisione difficile in estate: andar via dal Liverpool che era diventata ormai la mia casa. Ma era necessario questo cambiamento. Avevo sempre meno spazio e stavo diventando più importante fuori dal campo che dentro. Alla mia età mi sono sentito pronto per questo cambiamento”.

“Lottare per un posto in Champions con Roma, Inter e Milan è sempre difficile. La squadra ha dimostrato di essere all’altezza per questo obiettivo, poi la vittoria in estate della Supercoppa Italiana ci ha dato molta fiducia. Sarà una bella lotta non c’è dubbio. Nell’ultima gara abbiamo ottenuto un solo punto ma siamo pienamente in corsa. Penso che ottenere la qualificazione per la prossima Champions per noi vorrebbe dire aver conquistato un altro titolo”.

“Riguardo l’Europa League arrivati a questo punto si comincia anche un po’ a sognare. Ci sono squadre che partono favorite rispetto a noi per la vittoria finale come l’Atletico Madrid. Un voto alla mia stagione? Ho sempre difficoltà a giudicarmi in positivo. Ma sono molto contento di me e della mia squadra”.

“Il Brasile è un sogno che continua perché la Seleção è sempre un qualcosa di importante e irrinunciabile. Ho avuto possibilità in passato con Dunga, Felipe Scolari e Mano Menezes. Vediamo che succede. Difficile pensare a quello che succederà nei prossimi anni. Penso che resterà sempre un obiettivo, ma ora lo vivo con meno frustrazione rispetto al passato”. 

“Sicuramente tornerò prima o poi a giocare in Brasile, ma non so dire ancora quando. Questa stagione è molto buona alla Lazio ed è quindi difficile pensare a cosa farò tra due o tre anni. I dieci anni al Liverpool sono passati molto velocemente, per cui ora cerco di sfruttare al massimo il mio tempo qui a Roma. Quando sentirò il bisogno di cambiare valuterò quel tipo di scelta. Il Gremio è ovviamente la prima squadra che mi viene in mente se dovessi tornare in Brasile. Lì ho molti amici oltre a nutrire un grande senso di gratitudine. Chi sa, forse un giorno potrò rappresentare il Liverpool in giro per il mondo o magari in Sudamerica. Non ho ancora chiaro cosa farò da grande, se fare l’allenatore o altro. Quel che è sicuro è che il calcio farà sempre parte della mia vita”.

 

LASCIA UN COMMENTO

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.