Ugo Russo, ex voce di Tutto il Calcio Minuto per Minuto, è intervenuto sugli 88.100 di ElleRadio nella trasmissione Laziali On Air:




Sulla Lazio attuale: “La realtà più bella della Lazio è sicuramente rappresentata dal suo allenatore. Fino a poco tempo fa al nome Inzaghi veniva direttamente associato quello di Pippo. Invece ora Simone ha saputo diventare protagonista con la forza del suo lavoro: un personaggio promettente in un calcio italiano così bistrattato, che dovrà addirittura guardare i Mondiali da spettatore. Inzaghi è invece il perno dell’esplosione di questa Lazio. Tra i giocatori c’è Immobile che ha una continuità realizzativa incredibile, sia in campionato sia nelle Coppe. Peccato per la partenza di De Vrij, regista difensivo che regala certezze contro qualunque tipo di avversario.”




Com’è cambiato il modo di raccontare il calcio, tra radiocronisti e telecronisti?Una volta c’era la gavetta da affrontare, una scuola con dei maestri veri che potevano essere Sandro Ciotti, Enrico Ameri, Niccolò Carosio. Ora sono state introdotte raccomandazioni per arrivare, si possono ignorare gli argomenti o i criteri della lingua italiana ma si vanno a fare partita impensabili. Per fare questo lavoro occorrono modestia e umiltà, io ho cominciato a fare radiocronache da un albero che sovrastava la Tribuna Monte Mario.




Sul calcio moderno e il VAR: “Io sono un amante del calcio vero, quello che c’era 30 anni fa, non del calcio becero di oggi in cui basta correre, avere resistenza e saper far male agli avversari per fare risultati. Basta che un giovanotto di 17 anni riesca ad esordire in Serie A e faccia un paio di gol fortunosi e il suo prezzo lievita enormemente. Oggi facciamo sentire divi giocatori come Mandzukic che sono l’antitesi del calcio. Il VAR è gestito sempre dall’uomo, ci sono arbitri che vedono l’episodio a un metro di distanza e si girano dall’altra parte, in quei casi non ci sarebbe neanche bisogno della tecnologia. Ma anche con l’ausilio di essa, fanno il bello e il cattivo tempo, magari intervenendo dopo due minuti e falsando una partita. Questo è un altro calcio, diverso da quello che ci ha fatto sognare.






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