Nota del Portavoce della S.S. Lazio Arturo Diaconale:
Sarà il caso che qualcuno, magari lo stesso Urbano Cairo che è uomo colto e preparato, informi i giornalisti del Corriere della Sera e della Gazzetta dello Sport, a partire da Aldo Grasso ed a finire ad Andrea Monti, che l’acronimo S.S. a cui segue il nome Lazio significa Società Sportiva e non Schutzstaffel.
Gridare allo scandalo ed alla vergogna perché la giustizia sportiva ha deciso di distinguere il comportamento corretto della stragrande maggioranza dei tifosi laziali da quello inaccettabile della decina di soggetti responsabili dei 16 adesivi con l’immagine di Anna Frank, è una manifestazione di razzismo alla rovescia incompatibile con il valore della tolleranza al centro della “Giornata della Memoria”.
Bollare una società di calcio e tutti i suoi tifosi con l’accusa di razzismo e antisemitismo senza distinzioni di sorta è poi il segno di una cultura ottusamente giustizialista che ha le sue radici nel totalitarismo nero e rosso del secolo passato.
Ad Urbano Cairo va lanciato un appello accorato: attento ai neonazisti consapevoli ed inconsapevoli presenti nei suoi media!
(fonte: sslazio.it)