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Italo Cucci: “Dopo l’Udinese la Lazio chiarirà i suoi obiettivi”

foto © Antonio FRAIOLI

Il giornalista, ex direttore di Corriere dello Sport e Guerin Sportivo ed opinionista Rai, Italo Cucci, è intervenuto sugli 88.100 di Elle Radio, nella trasmissione Laziali On Air condotta da Danilo Galdino e Fabio Belli:




Cosa la colpisce in particolar modo della Lazio di Inzaghi:Non ho argomenti molto profondi sulla Lazio, ricordo quando i tifosi volevano Bielsa e io mi schierai apertamente dalla parte di Inzaghi, conoscendone le capacità e le qualità per allenare un grande club. Non mi stupisce nulla, neppure le battute d’arresto perché quando si gioca sempre anche oltre le proprie reali potenzialità, perdere punti ogni tanto ci sta. Mi duole che si sottovaluti la mancanza dei possibili tre punti contro l’Udinese: quella partita chiarirebbe molto meglio, in caso di risultato positivo, quanto la Lazio potrebbe lottare alla pari con le primissime del campionato. Di sicuro la Lazio gestisce alla grande la sua coralità, a prescindere da alcune individualità eccellenti come Milinkovic-Savic. Poi c’è il caso di Luis Alberto, in cui si è vista la bravura di Inzaghi nel tenerlo motivato: una volta entrato in squadra, è sembrato nato per giocare per la Lazio.”




Sul quadro generale in Serie A: “L’Atalanta è una delle realtà più interessanti della Serie A negli ultimi due anni, anche grazie al lavoro da manager di Gasperini, visto che si parla di un’Atalanta che continua a vendere ma ad ottenere risultati. Questo lavoro è riuscito bene anche all’Udinese negli anni precedenti. L’Atalanta non mi ha stupito a Napoli, aveva messo in difficoltà la formazione partenopea anche l’anno scorso. La squadra di Sarri in Coppa ha pagato un turn over sciagurato, preventivo, che è portatore di sfiga tanto per cominciare. Inoltre i troppi cambi impediscono di mantenere in campo gli automatismi: meglio iniziare la partita coi titolari e poi, se il risultato è acquisito, sostituirli. Non credo che il Napoli avesse bisogno di fare sette sostituzioni per poi giocare in campionato contro il Verona.”




Il derby di Torino ieri ha fornito indicazioni importanti: “La Juventus mi fa venire in mente la squadra di Trapattoni, che aveva qualche difficoltà a partire ma poi a primavera diventava imbattibile. Questo significa che la squadra viene costruita e preparata con un po’ di cervello, per arrivare in fondo a tutti gli obiettivi, con tutto che a volte riesce anche ad escludere giocatori di grandissimo valore come Dybala. Il Torino ha deciso di esonerare Mihajlovic, credo che il club sia vittima di una crisi di nervi. La stagione granata è iniziata tra i sogni di gloria ma è finita malamente in maniera forse anticipata, evidentemente Cairo aveva in mente qualcosa d’altro. Il Torino e il Bologna sono due squadre che non riescono a mettere insieme qualcosa di buono, soprattutto in casa. Da tifoso mi sento male quando sento parlare i rossoblu di puntare al settimo posto come a “un sogno”




Sulle altre formazioni di vertice:Il Milan è indefinibile, cambiando completamente pelle passando da Montella a Gattuso, credo invece che l’Inter possa puntare a raggiungere la Champions. Ha qualità e una nuova consapevolezza sotto la guida di Max Allegri, credo che il problema dell’Inter sia quello di riprendere un passo positivo per tornare ad avere la giusta fiducia, anche quando non arrivano i palloni giusti di Icardi. Credo che la Roma sia vittima soprattutto di situazioni occasionali, perché ha i mezzi e la guida giusta per poter fare un ottimo campionato. Io detesto il VAR in tutte le salse, ma col Sassuolo le decisioni prese hanno disorientato la squadra, che vive forse situazioni delicate come testimoniato anche dal caso Nainggolan.






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