Sebastiano Siviglia è intervenuto sugli 88.100 di ElleRadio, nella trasmissione Laziali On Air condotta da Danilo Galdino e Fabio Belli:
Nonostante un ultimo periodo un po’ travagliato, la Lazio ha dimostrato grande personalità nel reagire alle avversità… “La Lazio non meritava questi errori arbitrali, fa rabbia e dispiacere perché di mezzo ci sono lavoro e sacrifici in abbondanza, e tra Fiorentina e Torino le decisioni hanno inciso su una classifica della Lazio che era straordinaria. La reazione in Coppa Italia e a Bergamo è stata importante, domenica sera ho visto un gran bel calcio. Onore all’Atalanta e alla Lazio, che non ha mollato contro un avversario difficile.”
Da ex difensore, Bastos e Wallace stanno vivendo una fase di involuzione? “Stiamo parlando di uomini e non di macchine, ci possono essere momenti di difficoltà non legati a momenti di forma fisica, ma da valutare a trecentosessanta gradi. Wallace è un giocatore che sta crescendo, è ancora giovane, Basto è più maturo e forse sta facendo un passo indietro rispetto all’anno scorso, ma l’assenza di Wallace lo ha costretto a giocare sempre magari senza essere al 100%. Oggi forse non è al massimo e deve ritrovarsi perché la Lazio ha bisogno di lui per centrare obiettivi importanti.”
Di fronte a una quotazione di 170 milioni di euro come quella paventata oggi per Milinkovic, la cessione è obbligata? “E’ una bella domanda perché dipende molto da dove uno vuole arrivare. Penso che comunque di fronte a una plusvalenza di questo tipo, 170 milioni per giocatori pagati 10-15, è l’ABC della finanza concordare la cessione. Per quella cifra sarebbe giusto vedere Milinkovic al PSG. La Lazio è riuscita a far fronte alla cessione di un giocatore come Nesta in passato, quando arrivano opportunità di mercato bisogna coglierle, anche se si va comunque a togliere un campione importante dalla squadra. D’altronde sono le idee che ti permettono di raggiungere gli obiettivi, non i soldi.”
Col rientro di tutti i titolari, Felipe Anderson in testa, Simone Inzaghi potrebbe cambiare l’assetto della squadra? “Bisogna tenere presente che ci sono degli equilibri da mantenere, è bello vedere molti giocatori insieme in campo dal primo minuto, ma non sempre una formazione ultraoffensiva è utile per ottenere risultati. Sono comunque dell’idea che sia necessario cambiare qualcosa, come detto mantenendo la legge dell’equilibrio ma, con un pizzico di sacrificio da parte degli attaccanti, dare meno riferimenti agli avversari.”