di Fabio BELLI
Prima sconfitta stagionale per la Lazio, ma quanto sfortuna si è abbattuta sul gruppo di Simone Inzaghi. Dal mercato è mancato solo un centrale per completare un reparto comunque folto, e tre giocatori hanno dato forfait in una partita così delicata. Dopo Wallace, nel giro di un tempo Inzaghi perde Bastos e De Vrij, e addirittura Basta nella ripresa, restano in dieci. Una difesa di centrocampisti ed esterni nulla può contro le frecce partenopee, che erano state spuntate nel grande primo tempo degli uomini di Inzaghi. Da lì si deve ripartire, soprattutto ora che il calendario si addolcirà un po’.
FORMAZIONI – Praticamente tutto come previsto da una parte e dall’altra, la Lazio conferma il suo 3-5-2 “variabile”, De Vrij è regolarmente al suo posto in difesa e Luis Alberto e Milinkovic-Savic supportano Immobile in attacco. Prima convocazione per Nani, in panchina. Nel Napoli tutti i titolari presenti, unica variazione rispetto alle previsioni Maggio esterno di difesa in luogo di Hysaj, col tridente delle meraviglie Insigne-Mertens-Callejon confermatissimo.
IMMOBILE CREA, DE VRIJ FA IL BOMBER – La Lazio parte ottimamente, concentrata su ogni pallone. Il Napoli tenta la carta del pressing alto e degli scambi sullo stretto. Nulla di significativo da segnalare sotto porta fino al quarto d’ora, quando Reina abbatte Immobile lanciato a rete: c’è il dubbio sul rigore, anche se il portiere spagnolo sembra toccare il pallone prima di far cadere il centravanti. Damato opta per non fischiare, mentre al 21′ ammonisce Radu per un fallo su Mertens. Al 23′ tegola per Inzaghi: Bastos deve arrendersi a un problema muscolare, per la Lazio è carestia di centrali. Arretra Basta con Marusic che sostituisce l’angolano. Al 29′ però la Lazio trova il vantaggio: strepitoso Immobile che salta “alla Felipe Anderson” Jorginho e Koulibaly e mette nel mezzo un pallone che De Vrij, in licenza dalla difesa, insacca da centravanti vero.
PERICOLI HAMSIK E CALLEJON, MA DAMATO… – La Lazio merita il vantaggio per l’intensità prodotta nella prima mezz’ora del primo tempo, ma il Napoli esce fuori nel quarto d’ora finale, nonostante la Lazio continui a dispensare giocate pregevoli, come uno strepitoso tacco volante di Luis Alberto per Immobile e un gioco di prestigio di Milinkovic-Savic in mezzo a due avversari sulla linea dell’out. Ma il Napoli ha due grandi occasioni per il pari. Al 38′ Hamsik salta Strakosha e cerca il primo palo, colpendolo però in pieno. Al 45′ Callejon scappa via e a tu per tu con Strakosha trova la strepitosa deviazione dell’albanese in angolo, con la punta delle dite. Ma lo spagnolo era in netta posizione di fuorigioco, non ravvisata dal guardalinee e da Damato. Al 34′ sempre su Immobile lanciato a rete, Reina era uscito a piedi uniti fuori area, commettendo un durissimo fallo sul laziale. Solo giallo per un fallo che anche solo per la sua brutalità avrebbe probabilmente meritato il rosso diretto, arbitraggio sicuramente da rivedere.
URAGANO SULLA LAZIO – La sfortuna però non ha finito di abbattersi sulla Lazio, che subisce anche un altro forfait pesantissimo, sempre in difesa, con Stefan De Vrij costretto a salutare la compagnia. Entra Murgia, la difesa a tre viene stravolta con Lucas Leiva inserito al fianco di Basta e Radu. Troppo per un Napoli che scatena tutta la sua potenza offensiva. Su cross da calcio d’angolo, miracolo di Strakosha che non può nulla però sul tap-in di Koulibaly. Quindi inserimento killer di Callejon, che in diagonale ribalta il risultato. Anche Mertens scappa via alla stralunata difesa laziale, Strakosha stravolta non è impeccabile nell’uscita, Mertens si impossessa di nuovo del pallone e in giravolta la mette sotto il sette, scatenando il delirio dei tifosi partenopei.
La partita non ha più molto da dire. Il Napoli colpisce un palo su deviazione di Strakosha con una gran botta di Insigne, Inzaghi inserisce Lukaku al posto di Milinkovic-Savic come ultimo cambio, ma incredibilmente anche Dusan Basta esce per infortunio, peraltro in barella. La Lazio chiude in dieci una partita che non meritava davvero di finire così, quasi in corrida, con la beffa finale del rigore guadagnato da Zielinski e trasformato da Jorginho. Quando si gioca ogni tre giorni gli infortuni possono capitare, ma averli tutti nello stesso reparto e nella stessa posizione è al limite del paradossale. Ora Inzaghi dovrà inventarsi la squadra per Verona, ma soprattutto rincuorare i suoi che nel primo tempo erano stati superiori al Napoli.
IL TABELLINO
LAZIO-NAPOLI 1-4
Marcatori: 30′ de Vrij (L), 54′ Koulibaly (N), 56′ Callejon (N), 59′ Mertens (N), 92′ Jorginho (N)
LAZIO (3-5-2): Strakosha; Bastos (25′ Marusic), de Vrij (46′ Murgia), Radu; Basta, Parolo, Leiva, Milinkovic (63′ Lukaku), Lulic; Luis Alberto, Immobile. A disp. Vargic, Guerrieri, Luiz Felipe, Patric, Di Gennaro, Crecco, Nani, Palombi, Caicedo. All. Simone Inzaghi
NAPOLI (4-3-3): Reina; Maggio, Albiol, Koulibaly, Ghoulam; Allan, Jorginho, Hamsik (72′ Zielinski); Callejon (86′ Rog), Mertens (81′ Milik), Insigne. A disp. Sepe, Rafael, Hysaj, Maksimovic, Tonelli, Mario Rui, Diawara, Ounas, Giaccherini. All. Maurizio Sarri
ARBITRO: Damato (sez. Barletta).
Ass: Tonolini-Schenone. IV: Massa. VAR: Irrati. AVAR: Rapuano
NOTE. Ammoniti: 21′ Radu (L), 25′ Mertens (N), 35′ Reina (N), 70′ Jorginho (N), 80′ Leiva (L)
Recupero: 2′ pt, 2′ st.