di Fabio BELLI

E a un mese e un giorno dalla Supercoppa, la firma su un altro tre a due fa festeggiare un felice Murgiversario ad una Lazio inadeguata, soprattutto difensivamente, col blocco di quasi sole riserve presentato da Inzaghi a inizio partita. E’ bastato inserire Immobile e Milinkovic-Savic, prima ancora di Lulic, nella ripresa, per rimettere le cose a posto contro un Vitesse organizzato e con buone individualità offensive, ma pasticcione in difesa e complessivamente modesto.




FORMAZIONI – Inzaghi mantiene le promesse di turn over massiccio con una difesa a tre composta da Luiz Felipe, De Vrij (preferito all’arretramento di Lucas Leiva, che resta in panchina) e Bastos. Gli esterni sono Marusic a destra e Lukaku a sinistra, a centrocampo ci sono Parolo (che salterà Genova per squalifica), Di Gennaro e Murgia, Luis Alberto gioca in appoggio a Caicedo. Nel Vitesse osservato speciale l’ex genoano Matavz, prolifico nell’Eredivisie, e la talentuosa ala kosovara Rashica.




DISCRETA PARTENZA, POI DOCCIA FREDDA – Il ritmo gara inizialmente non è frenetico, la Lazio fa girare bene il pallone e Caicedo riesce ad approfittare di un’incertezza difensiva dei gialloneri superando di slancio anche il portiere Pasveer, ma l’angolo è troppo chiuso per depositare in rete. Al primo errore difensivo però la Lazio viene punita: Rashica punta bene Luiz Felipe e mette nel mezzo dove Bastos si addormenta e permette a Matavz di sbucargli alle spalle e depositare in rete. Il tempo si chiude con una nuova percussione di Caicedo sulla quale ripiega provvidenzialmente per il Vitesse Van der Werff.




ECCO I TITOLARI – Subito un cambio dopo l’intervallo per Inzaghi, Immobile sostituisce Luiz Felipe e dietro la Lazio passa a quattro. E trova subito al pareggio, con un pallone “avvelenato” in area per il Vitesse, le spallate di Immobile sono decisive, irrompe Parolo e scaraventa di potenza alle spalle di Pasveer. Sembra la svolta, ma difensivamente la Lazio soffre troppo, con Marusic e Lukaku a disagio nelle chiusure difensive. E il Vitesse ne approfitta riportandosi avanti con Linssen: stavolta è Marusic ad addormentarsi, è sempre Rashica a saltare tutti. Entra Milinkovic-Savic, e ancora una volta l’ingresso di un titolare rappresenta una svolta: azione da playstation avviata dal serbo e che passa da un magistrale colpo di tacco di Caicedo che smarca Immobile in area, per il bomber ottavo gol stagionale tra Supercoppa, Serie A, Europa League e Nazionale.




MURGIVERSARIO – L’inerzia della partita cambia, con la Lazio perfetta nell’alzare il ritmo quando serve: e la decide Murgia, servito da Immobile e bravo ad approfittare di uno svarione di Van der Werff. Entra anche Lulic, la Lazio sembra avere la partita in pugno, ma difensivamente è una serataccia e il neo entrato Castaignos (in luogo di Matavz colpevole, non visto dall’arbitro, di un pugno a sangue freddo rifilato a Bastos) di testa a tu per tu con Strakosha, esitante nell’uscita, fallisce il clamoroso 3-3. La Lazio vince e impara due preziose lezioni: il turn over eccessivo in Europa non s’ha da fare, ma i titolari sono forti, davvero forti, più forti di quanto si potesse pensare, come peraltro avevano suggerito le partite contro Juventus e Milan.




IL TABELLINO

VITESSE-LAZIO 2-3

MARCATORI: 33′ Matavz (V), 51′ Parolo (L), 57′ Linssen (V), 67′ Immobile (L), 75′ Murgia (L)

VITESSE (5-3-2): Pasveer; Dabo (83′ Colkett), Van der Werff, Kashia, Miazga, Buttner; Bruns (88′ Mount), Linssen, Foor; Rashica, Matavz (78′ Castaignos). A disp. Houwen, Van Bergen, Lelieveld, Faye All. Henk Fraser

LAZIO (3-5-2): Strakosha; Bastos, de Vrij, Luis Felipe (46′ Immobile); Marusic, Parolo, Di Gennaro (62′ Milinkovic), Murgia, Lukaku (65’Lulic); Luis Alberto, Caicedo. A disp. Vargic, Leiva, Patric, Radu. All. Simone Inzaghi

ARBITRO: Liran Liany (ISR).

Ass: Biton- Shimon. IV: Yarkoni. Add: Papir-Masiah.

NOTE. Ammoniti: 32′ Luis Felipe (L), 70′ de Vrij (L), 83′ Lulic (L). Recupero: 1′ pt; 3′ st.






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