La Serie A TIM 2016-17 va in archivio oggi lasciando in dote il record di gol tra i principali campionati europei. Il massimo torneo italiano, infatti, ha registrato ben 1.123 segnature, con 5 calciatori a realizzare almeno 24 reti (non accadeva dalla stagione 1949-50). E’ stato il campionato che ha consacrato il dominio nelle ultime stagioni della Juventus, prima Società a conquistare sei scudetti di fila, migliorando la striscia di cinque titoli consecutivi che condivideva con Inter e Torino.
Delle 380 partite disputate il 48,4% (184) ha visto una vittoria della squadra di casa, 116 i successi esterni, mentre i pareggi sono stati solo 80, in calo rispetto alle ultime annate. I campioni in carica hanno vinto più di tutte le altre formazioni tra le mura amiche (18), il Napoli in trasferta (13), mentre il Torino ha collezionato più pareggi (14).
Le oltre mille reti sono state realizzate in prevalenza di destro (601 contro le 314 di sinistro) e dall’interno dell’area di rigore (935 contro 161 da fuori). Come nelle ultime stagioni si segna di meno ad inizio partita e di più nel finale, tendenza particolarmente accentuata quest’anno con il doppio di gol messi a segno nell’ultimo quarto d’ora rispetto ai primi quindici minuti di gara (266 vs. 130).
Il più veloce a sbloccare un match è stato Matri, a segno alla 21ª giornata dopo 56’’. Mattatore assoluto con 29 centri Edin Dzeko, che ha prevalso in volata su Mertens, arrivato a 28. Il belga si deve “accontentare” di altri record: quello delle triplette (2 come Belotti e Icardi) e quello del maggior numero di reti in un singolo incontro (4, condiviso con Parolo). Il centravanti della Roma si prende invece il primato delle doppiette (7 come Higuain) e del maggior numero di tiri (158). C’è chi segna e chi fornisce le palle gol agli attaccanti: Anderson e Salah hanno servito ai compagni 30 assist in stagione, però non tutti i loro passaggi sono stati sfruttati al meglio dai compagni di squadra visto che il leader degli assist tramutati in rete è Callejon con 12.
Due portieri conquistano la ribalta: Cordaz ha effettuato il maggior numero di parate (160), Donnarumma ha disputato più minuti di tutti (3.655). In totale hanno giocato almeno un minuto 560 calciatori sui 741 inseriti in distinta gara, provenienti da 61 paesi (dopo l’Italia con 238 giocatori c’è il Brasile con 39 rappresentanti). Gli Under 21 scesi in campo sono stati 114, più del doppio della scorsa stagione quando furono 55, con la Lazio a farla da padrona avendone schierati 11. L’inversione netta di tendenza rispetto al passato è rappresentata anche dal numero di giovani esordienti in A: 75, mentre nella stagione 2015-16 erano stati 31.
Analizzando le rilevazioni statistiche di squadra si possono intuire le caratteristiche di gioco delle nostre formazioni. Il Napoli, che ha stabilito il proprio record di punti, spicca coi suoi numeri: maggior possesso palla medio a incontro (30′ e 20”), miglior attacco (94 reti), più tiri verso la porta (553) e nello specchio (308). L’Inter ha privilegiato il gioco sulle fasce, ne consegue il maggior numero di angoli (308) e di cross utili (413) dei nerazzurri, l’Atalanta ha recuperato più palloni (1.061), il Pescara è andato più volte in fuorigioco (113), la Roma è la più sfortunata con 22 legni colpiti.
Da due stagioni la Lega Serie A pubblica sul proprio sito i dati sui km percorsi dai giocatori, rilevati da telecamere dedicate allo stadio. Nei valori registrati, a livello di squadra, primeggia il Napoli con una media di 109,93 km ad incontro, e sempre i partenopei compiono la distanza più lunga in ogni gara in alta velocità (28,1 km). Negli altri principali indicatori di prestazioni atletiche eccelle l’Atalanta, formazione che va più forte di tutte grazie alle accelerazioni e decelerazioni dei suoi scattisti. A livello individuale si evidenziano i risultati ottenuti da Parolo (11,7 km a gara), Callejon (picco di velocità più elevato mantenuto per 3 secondi) e Andrea Conti (picco di velocità mantenuto sui 30 metri).
La Serie A TIM nel mondo viene distribuita in 7 macro aree geografiche da 70 broadcaster che coprono oltre 200 territori. In Italia le partite del massimo campionato hanno registrato un ascolto totale (somma dell’audience di tutte le gare trasmesse dai due licenziatari, Sky e Premium) che supera i 300 milioni (309.533.983), in aumento rispetto alla scorsa stagione quando il tetto dei 300 mln era stato solo avvicinato (299.8). Per quanto riguarda le presenze negli stadi (8.427.075 in totale) e gli ascolti in tv, c’è sempre l’Inter protagonista delle gare top: il derby di ritorno col Milan, disputato alle 12.30, ha registrato 78.328 spettatori, mentre la sfida dei nerazzurri con la Juventus alla 23ª giornata è stata vista sulle tv a pagamento da una media di 3.740.506 appassionati, con più del 13% di share.
(fonte: legaseriea.it)