Nel giorno dell’attesissima finale di Coppa Italia tra Juventus e Lazio, Fabrizio Ravanelli è intervenuto sugli 88.100 di Elle Radio nella trasmissione Laziali On Air, condotta da Danilo Galdino e Vincenzo Oliva:
Che partita sarà stasera? “Credo che sarà una partita spettacolare, vista la qualità delle contendenti. Alla Juventus mancheranno Khedira e Pjanic, ma i sostituti ai bianconeri non mancano e la qualità offensiva della squadra di Allegri è impressionante. La Lazio non è da meno ed è una squadra comunque stratosferica. Per me non è assolutamente una sorpresa, la Lazio rientra a pieno diritto tra le migliori squadre della Serie A.”
Come si può mettere in difficoltà la difesa della Juventus? “Non può riuscire un solo giocatore a mettere in crisi la retroguardia bianconera, la Lazio può sfruttare la velocità e l’imprevedibilità dei suoi attaccanti, senza dimenticare i possibili inserimenti dei centrocampisti. Facendo una grande partita e pressando costantemente l’avversario la Lazio può mettere in difficoltà la Juventus, così come i bianconeri proveranno a soffocare la regia di Biglia e le ripartenze degli attaccanti.”
I tanti impegni della Juventus potrebbero pesare? “In questo momento sì, è vero che lo stile-Juventus impone di provare a vincere sempre, ma è anche vero che la Juventus ha vinto le due ultime edizioni della Coppa Italia, la Champions League manca invece da 21 stagioni e per molti calciatori è l’obiettivo della vita. La testa, almeno in parte, sarà sicuramente anche a Cardiff.”
Qual è il maggior merito di Simone Inzaghi nel cammino della Lazio? “Saper interpretare le partite con moduli diversi e aver ricostruito il gruppo dopo un momento difficile. La cosa complicata sarà confermarsi nella prossima stagione, il presidente Lotito dovrà essere bravo a valorizzare questo gruppo con due-tre innesti ad hoc e permettergli di confermarsi a grandi livelli in campionato, giocando però nel contempo anche una grande Europa League.”
Keita può essere l’uomo partita stasera? “Assolutamente sì, è un giocatore potenzialmente devastante, giovane e con ancora grandi margini di miglioramento davanti a se, ma credo sia già un giocatore estremamente ambito dalle grandi squadre. Se è in giornata sa fare reparto da solo, sa far salire la squadra, attaccare gli spazi e andare in profondità, è sicuramente uno dei giocatori del campionato che mi ha fatto l’impressione migliore.”
Salas è ambasciatore della finale di Coppa. Che ricordi hai di quella squadra di cui hai fatto parte anche tu? “Era una squadra straordinaria, nella stagione dello Scudetto in particolare abbiamo vinto tantissimo e credo sia la squadra più forte nella quale ho giocato. C’erano campioni straordinari come Marcelo e credo che i ricordi di quella stagione siano indimenticabili.”