Il nome di Gigi Cagni è legato ad una delle più belle imprese sportive della storia dell’Empoli, sicuramente la più prestigiosa: la qualificazione in Coppa UEFA del 2007. Il mister è intervenuto sugli 88.100 di Elle Radio nella trasmissione Laziali On Air per parlare della sfida di sabato prossimo che vedrà la Lazio impegnata proprio sul campo dei toscani.
Cosa pensa del rendimento della Lazio fino a questo momento? “Non credo che le critiche alla Lazio in questo momento siano giustificate. Era una squadra non accreditata ad inizio stagione per grandi traguardi ed invece ha saputo stupire tutti. Io ero convinto che se Simone Inzaghi avesse saputo imporre la sua mentalità le soddisfazioni non sarebbero mancate. Il tecnico era un’incognita ed invece ha dimostrato di saper far rendere al massimo i propri giocatori, dando un’identità in pochi mesi al gruppo. Sono convinto che la Lazio arriverà prima di molte altre in classifica.”
Dopo la partita contro il Milan le critiche maggiori si sono riversate sull’attacco, rimproverato di scarso cinismo: “La Lazio può fare affidamento su un tridente d’attacco molto forte, anche se parliamo di giovani che devono avere la possibilità di sbagliare. Stiamo parlando comunque di una squadra che sta producendo un gioco eccellente, a me piace molto il 4-3-3 e la Lazio lo sta interpretando nel migliore dei modi. Essendo una squadra aggressiva, di grande movimento, la Lazio si trova a spendere molto e non sempre è lucida in fase di conclusione, ma credo che alla fine il piazzamento europeo non mancherà. Vedo la Lazio superiore al momento al Milan, bisognerà fare attenzione all’Atalanta che al momento è la vera mina vagante del campionato.”
Che Empoli troverà la Lazio sabato sera? La squadra di Martusciello può considerarsi già salva? “Quando si arriva a questo punto del campionato i valori sono chiari: a Pescara non c’è più niente da fare, Crotone e Palermo hanno ancora qualche chance di salvezza ma la situazione è molto complicata. L’Empoli fa della difesa il suo punto di forza, sopperendo ad un attacco che non segna molto. I toscani stanno seguendo una politica oculata, il disastro delle ultime tre in classifica ha agevolato sicuramente il compito di rincorrere la terza salvezza consecutiva, dopo i campionati molto brillanti disputati sotto la guida di Sarri e Giampaolo. Quest’anno alla fine forse mancherà qualche punto ma alo 99% la salvezza sarà conquistata. La Lazio può fare risultato ma dovrà fare attenzione ad un avversario molto solido come l’Empoli attuale.”
La partita di ieri tra PSG e Barcellona ha fatto vedere un altro calcio rispetto a quello italiano: come colmare questo tipo di gap? “Io non credo che ci sia tutta questa differenza a livello tecnico, vedo stadi più belli, arbitri che fischiano meno e un contorno in generale più bello. Certo ieri sera si è assistito ad uno spettacolo d’eccellenza, ma calcisticamente la forbice tra l’Italia e il resto d’Europa non è così ampia.”
L’arrivo di nuovi capitali esteri potrebbe ridurre questa differenza? “Il problema è che in Italia si vogliono risolvere i problemi in massimo uno-due anni, quando servirebbe una programmazione di minimo cinque anni. In Germania ne hanno impiegati dieci ristrutturando a fondo il settore giovanile e le strutture federali. Bisogna avere pazienza, la virtù che più scarseggia in Italia… Servirebbe adeguare le strutture, fare gli stadi, investire sul settore giovanile: un lungo processo che necessita senz’altro di tempo.“