di Fabio BELLI

Niente di nuovo sotto il sole: la Juventus sbriga la pratica Lazio in meno di venti minuti, dimostrando una superiorità tecnica quasi imbarazzante. Contro le grandi la Lazio non riesce a dare segni di vita: era già successo, succederà ancora se non si interverrà strutturalmente su una squadra che sembra aver indicato chiaramente l’asticella dei suoi limiti, pur non certo bassa.




FORMAZIONI – Nella Lazio c’è Wallace al fianco di De Vrij al centro della difesa. Basta out, l’esterno destro è Patric. Con Lulic squalificato, a centrocampo spazio a Milinkovic-Savic, Parolo e Biglia, in avanti c’è Lombardi nel tridente al fianco di Immobile e Felipe Anderson. Nella Juventus squalificati Alex Sandro e Sturaro, Allegri sceglie un assetto ultraoffensivo con Cuadrado e Dybala di supporto a Mandzukic e Higuain, schierati insieme dal primo minuto. Tornano titolari Lichtsteiner come esterno destro di difesa e Pjanic a centrocampo.




PRONTI-VIA, DYBALA-HIGUAIN! – La Lazio parte con pressing alto e atteggiamento aggressivo, la Juventus però sembra altrettanto determinata. E già al 5′ passa: sponda aerea di di Mandzukic perfetta per l’inserimento di Dybala, che dal limite dell’area scaglia una saetta che Marchetti arriva solo a toccare. Dopo i tanti errori a Firenze, l’argentino si riscatta con un gran gol. Lo spartito tattico del match cambia immediatamente, con i bianconeri che fanno girare il pallone e possono giocare praticamente al gatto col topo. Al 17′ Lichtsteiner scende bene sulla destra e crossa al centro: Wallace è fuori posizione, De Vrij si fa bruciare da Higuain e per il Pipita è un gioco da ragazzi siglare il raddoppio.




JUVENTUS VICINA AL TRIS – Per la prima conclusione laziale bisogna attendere il 25′, con una rasoiata di Milinkovic-Savic che esce di poco a lato. Alla mezz’ora punizione di Dybala e Higuain trova di nuovo il tempo giusto per la rete di testa, ma l’assistente Passeri vede un fuorigioco che permette alla Lazio di non sprofondare: eccellente la chiamata del guardalinee. La Lazio prova a guadagnare qualche metro di campo ma la Juventus sembra sempre in pieno controllo della situazione. Al 41′ su cross di Dybala arriva Bonucci alla girata dall’interno dell’area di rigore, col pallone che finisce a lato d’un soffio. Dopo due minuti di recupero si conclude un primo tempo sostanzialmente senza storia.




SECONDO TEMPO SCIALBO – La Lazio prova a rovesciare il baricentro della partita e con un paio di conclusioni dalla distanza dimostra almeno di essere viva, provandoci con Felipe Anderson e Biglia. E’ la Juventus però a sfiorare il tris a più riprese, prima con una ghiottissima occasione per Dybala che cerca la precisione con lo specchio della porta quasi spalancato, poi con Higuain sul quale esce tempestivamente Marchetti. La girandola dei cambi spezza il ritmo già blando della ripresa, non succede praticamente più nulla: la Juventus vince la ventisettesima partita consecutiva in casa, la Lazio resta quarta e vede più lontano il sogno Champions League.




IL TABELLINO

JUVENTUS-LAZIO 2-0

Marcatori: 5′ Dybala (J), 17′ Higuain (J)

JUVENTUS (4-2-3-1): Buffon; Lichtsteiner (74′ Barzagli), Bonucci, Chiellini, Asamoah; Khedira, Pjanic; Cuadrado, Dybala (81′ Rincon), Mandzukic; Higuain (87′ Pjaca). A disp. Neto, Audero, Dani Alves, Rugani, Hernanes. All. Massimiliano Allegri

LAZIO (4-3-3): Marchetti; Patric, de Vrij, Wallace, Radu (60′ Lukaku); Parolo, Biglia (60′ Djordjevic), Milinkovic; Lombardi (66′ Murgia), Immobile, Felipe Anderson. A disp. Strakosha, Vargic, Bastos, Hoedt, Leitner, Luis Alberto, Vinicius. All. Simone Inzaghi

Arbitro: Massa (sez. Imperia).

Ass: Passeri-Marzaloni. IV: Barbirati. Add: Tagliavento-Celi.

NOTE. Ammoniti: 19′ Radu (L), 26′ Immobile (L), 83′ Parolo (L)




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