di Fabio BELLI
Alla fine sempre soffrendo, alla fine sempre recriminando qualche mancanza, ma alla fine sempre meritando, giocando a sprazzi un grande calcio e facendosi beffe delle assenze. E’ così che la Lazio si Simone Inzaghi vince, in barba ai suoi detrattori e a un ritmo forsennato d’alta classifica che il campionato non vuole far rallentare. La Lazio, già a 40 punti, c’è.
FORMAZIONI – Simone Inzaghi ritorna ancora una volta alla difesa a tre, con Bastos promosso titolare al fianco di De Vrij e Radu. Felipe Anderson scala come esterno di centrocampo, alle spalle di Immobile ci sono due trequartisti, Milinkovic-Savic, chiamato a sfruttare la sua prestanza fisica sulle sponde aeree, e Luis Alberto, per la seconda volta consecutiva titolare e per la prima volta schierato nel ruolo teoricamente a lui più congeniale. Nell’Atalanta Gasperini preferisce un ex romanista a un altro, Zukanovic a Toloi, nei tre di difesa. C’è invece un ex laziale sulla fascia, Konko, con Grassi in panchina. In avanti “Papu” Gomez e Jasmin Kurtic frecce di supporto al centravanti Petagna.
LUIS ALBERTO, CHE SFORTUNA! – Le partenze aggressive sono il marchio di fabbrica della Lazio, che dopo 3′ va subito vicina al gol con una imperiosa iniziativa di Immobile, che porta via due avversari e conclude di poco a lato con una gran botta. La risposta dell’Atalanta arriva al 5′ con Gomez che trova un varco sulla sinistra bruciando Bastos sul fuorigioco, ma anche il suo diagonale si spegne a lato. La pressione offensiva della Lazio è tangibile e l’Atalanta ripiega un paio di volte in corner, ma al 13′ è Petagna a impegnare i guantoni di Marchetti. Subito dopo guizzo in area di Luis Alberto e Berisha è costretto a deviare sulla traversa un pallone insidiosissimo.
VELENO PETAGNA – Al 21′ però l’Atalanta si conferma micidiale in contropiede. Pallone rubato a Radu (che reclama un fallo che poi sarà duramente contestato alla fine dell’azione all’arbitro Pairetto, con tanto di ammonizione per Immobile), Freuler sale palla al piede e serve al centro Petagna, lasciato clamorosamente solo da Bastos. Per l’attaccante è un gioco da ragazzi siglare l’uno a zero. La Lazio prova a reagire al 26′: pallone addomesticato da Immobile, con Lulic che arriva alla conclusione al volo da buona posizione, senza centrare però la porta.
MILINKOVIC, LA PROVVIDENZA – Al 28′ deve dare forfait Konko, un deja vu per lo stadio Olimpico. Al suo posto Gasperini inserisce Grassi. La manovra della Lazio si fa però più farraginosa, forse perché l’Atalanta in vantaggio è ancor più attenta a chiudere gli spazi. Pairetto espelle Inzaghi per proteste, decisione che desta più di qualche perplessità. Quindi, la mossa giusta per il pari arriva proprio al 45′: Su punizione Biglia fa viaggiare un pallone sulla sinistra per Lulic, che pennella un cross perfetto in area dove Milinkovic-Savic, sempre straripante sulle palle alte, veste i panni dell’uomo della provvidenza. Colpo di testa vincente e gol fondamentale per non iniziare il secondo tempo con un pesante fardello sulle spalle.
CAPOVOLGIMENTI DI FRONTE – Si riparte a ritmi apparentemente più bassi, e un nuovo svarione di Bastos fa ripartire l’Atalanta con Kurtic al 4′ che arriva alla conclusione da ottima posizione ma, fortunatamente per Marchetti, con il piede sbagliato. Subito dopo due enormi occasioni: prima per la Lazio che spreca un contropiede quattro contro due ghiottissimo, quindi per l’Atalanta con Gomez che scappa via sulla sinistra, vince un rimpallo e a tu per tu con Marchetti trova la mano aperta provvidenziale del portiere laziale. E il ritmo è subito ritrovato.
IMMOBILE SBLOCCA L’EQUILIBRIO – L’Atalanta in attacco gode di eccessiva libertà sulle fasce laterali e Farris comanda la prima sostituzione, con Patric che prende il posto di Luis Alberto. Il match si accende con Lulic che rimedia una non necessaria ammonizione per proteste: dovrà saltare la Juventus. Al quarto d’ora brividi per una gran botta di Petagna dal limite, quindi si ricomincia a combattere a centrocampo, con la Lazio che non trova però lo sbocco giusto all’altezza dei sedici metri. Al 22′ però Biglia trova il varco giusto per Immobile, atterrato da Berisha in uscita. E’ calcio di rigore che lo stesso Immobile trasforma impeccabilmente per il vantaggio laziale.
MILINKOVIC NON LA CHIUDE, MA E’ VITTORIA – La Lazio prova ora a colpire di nuovo in contropiede, e al 29′ una cavalcata di Felipe Anderson mette Biglia in condizioni di battere un rigore in movimento, ma l’argentino perde il tempo della conclusione e con esso una grande opportunità. Al 32′ Immobile prova a sorprendere Berisha dalla distanza, col portiere albanese che devia in angolo. Entra Wallace per Felipe Anderson, quindi al 39′ un’azione fantastica con cross di Patric e tacco di Wallace per Milinkovic-Savic completamente solo davanti a Berisha viene sprecata dal serbo nel peggiore dei modi, col pallone calciato alle stelle. Si rivede Filip Djordjevic per Immobile, nel finale l’Atalanta trova un corridoio preoccupante, ma dopo 4′ di recupero la Lazio trova i 40 punti e l’ennesima vittoria di una stagione fantastica.
IL TABELLINO
LAZIO-ATALANTA 2-1
Marcatori: 21′ Petagna (A), 45+1′ Milinkovic (L), 68′ Immobile rig. (L)
LAZIO (3-4-2-1): Marchetti; Bastos, de Vrij, Radu; Felipe Anderson (81′ Wallace), Biglia, Parolo, Lulic; Milinkovic, Luis Alberto (55’Patric); Immobile (86′ Djordjevic). A disp. Strakosha, Vargic, Basta, Hoedt, Lukaku, Murgia, Leitner, Kishna, Lombardi. All. Simone Inzaghi
ATALANTA (3-4-3): Berisha; Masiello, Caldara, Zukanovic (77′ D’Alessandro); Conti, Konko (28′ Grassi), Freuler, Spinazzola; Kurtic (74’Paloschi), Petagna, Gomez. A disp. Gollini, Mazzini, Toloi, Bastoni, Suagher, Melegoni, Migliaccio, Raimondi, Pesic. All. Gian Piero Gasperini
Arbitro: Pairetto (sez. Nichelino).
Ass. Carbone-Peretti. IV: Vuoto. Add. Rocchi-Abbattista.
NOTE. Ammoniti: 21′ Immobile (L), 43′ Parolo (L), 55′ Conti (A), 59′ Lulic (L), 87′ Biglia (L), 88′ Milinkovic (L), 93′ Grassi (A). Recupero: 3′ pt; 4′ st.