Vittoria doveva essere e vittoria è stata per una Lazio stanca ma felice per quanto costruito finora: le belle prove contro Torino e Cagliari non sono state fiammate sterili, la Lazio c’è e si coccola uno strepitoso quarto posto, difficilmente pronosticabile alla vigilia.
FORMAZIONI – Inzaghi scioglie gli unici due dubbi: Basta viene preferito a Patric, Milinkovic-Savic a Cataldi. C’è Biglia in panchina, conferme per Parolo in cabiana di regia, per la coppia centrale Wallace-Hoedt e per il tridente offensivo. Nel Sassuolo out Paolo Cannavaro in gol contro la Roma domenica scorsa, in avanti le insidie sono rappresentate dai guizzanti Defrel e Politano.
POCA CONCRETEZZA – Pronti via e dopo appena quaranta secondi un preciso passaggio filtrante mette in condizioni di concludere da ottima posizione: Marchetti è bravissimo a respingere un vero rigore in movimento. Paura che stimola la Lazio a prendere in mano le sorti della partita. Al 4′ girata-lampo di Immobile che per poco non si trasforma in una nuova perla come quella di Torino, poco dopo un tocco di mano di Peluso in area neroverde lascia molti dubbi ma Calvarese non fischia il penalty. La pressione della Lazio cresce: al quarto d’ora Basta prova a pescare il jolly dalla distanza con la deviazione di un difensore che per poco non beffa consigli, quindi al 20′ Keita cerca l’incrocio dei pali e manca di pochissimo il bersaglio. Nel Sassuolo è sempre Defrel l’uomo più pericoloso, con una conclusione sotto misura al 28′ che finisce di poco alta.
LULIC-IMMOBILE, UNO-DUE MICIDIALE – Segue una fase di stallo in cui la Lazio non riesce a forzare il muro difensivo del Sassuolo. Per un nuovo sussulto bisogna attendere il 41′, con Radu che prova a sorprendere Consigli dalla distanza e il portiere degli emiliani costretto a deviare sopra la traversa. Al 45′ invece è un batti e ribatti nell’area biancazzurra a mettere Defrel prima e Biondini poi nella condizione di concludere, ma la difesa laziale riesce a cavarsela. E’ in apertura di ripresa però che la Lazio cambia passo: prima Keita crossa forte e teso con Lulic che trova la deviazione vincente sotto porta, quindi su azione da calcio d’angolo Immobile sfrutta una sponda aerea e al volo sigla il raddoppio. Due gol nei primi 10′ della ripresa che cambiano il volto del match.
DOCCIA GELATA – Immediatamente però, al 12′, il Sassuolo accorcia: gli inserimenti in profondità di Defrel restano il problema più grande della difesa della Lazio, e il francese colpisce riaprendo subito il match. I biancazzurri accusano il colpo e il Sassuolo si affaccia in avanti: Inzaghi inserisce Biglia, al rientro dopo l’infortunio, per far quadrare di nuovo i conti a centrocampo. Un paio di tentativi di testa procurano qualche brivido a Marchetti, la Lazio ha una grande occasione per il tris al 33′: scatto fenomenale di Felipe Anderson, in area di rigore a un passo da Consigli nessuno trova però la zampata vincente.
BRIVIDO RAGUSA, ESULTANZA FINALE – I minuti di recupero sono 4 e nel mezzo dell’overtime Ragusa ha il pallone buono per beffare la Lazio, ma lo spreca clamorosamente. E’ l’ultimo brivido: la Lazio centra una vittoria fondamentale per la classifica, la seconda consecutiva, e si dimostrare sempre più splendida realtà di un campionato pieno di sorprese.
IL TABELLINO
LAZIO-SASSUOLO 2-1
Marcatori: 50′ Lulic (L), 55′ Immobile (L), 57′ Defrel (S)
LAZIO (4-3-3): Marchetti; Basta, Wallace, Hoedt, Radu; Milinkovic (82′ Murgia), Parolo, Lulic; Felipe Anderson, Immobile (86′ Djordjevic), Keita (60′ Biglia). A disp. Strakosha, Vargic, Patric, Prce, Cataldi, Leitner, Luis Alberto, Kishna, Lombardi. All. Simone Inzaghi
SASSUOLO (5-3-2): Consigli; Lirola, Terranova (81′ Ragusa), Acerbi, Peluso, Dell’Orco (56′ Matri); Biondini (71′ Duncan), Sensi, Pellegrini; Politano, Defrel. A disp. Pomini, Pegolo, Gazzola, Mazzitelli, Adjapong, Ricci, Iemmello. All. Eusebio Di Francesco
Arbitro: Calvarese (sez. Teramo).
Ass.: Posado- Schenone. IV: Vuoto. Add.: Banti-Pezzuto.
NOTE. Ammoniti: 33′ Acerbi (S), 35′ Felipe Anderson (L), 37′ Lulic (L) Recupero: 4’st.