di Fabio BELLI

Ideatore de L’Ortica e protagonista di tante iniziative dall’altissimo tasso di lazialità, a partire dallo splendido museo delle maglie pronto a sorgere a nuova vita, Emiliano Foglia in esclusiva per Laziostory ha parlato dei suoi prossimi progetti senza dimenticare l’appuntamento del 4 novembre, in cui per la prima volta i tifosi laziali potranno rendere ufficialmente omaggio agli eroi di guerra di 100 anni fa.

Un primo parere sull’avvio di stagione della Lazio di Simone Inzaghi, che partendo dallo scetticismo generale sta convincendo tutti fino alla grande prestazione di mercoledì contro il Cagliari:Inzaghi ha avuto qualche difficoltà iniziale, evidenziata però da troppi commenti negativi: è un allenatore che ha dimostrato di essere tutt’altro che aziendalista, poiché se lo fosse stato avrebbe puntato maggiormente su calciatori sui quali la società non ha lesinato investimenti sul mercato. Invece ha mantenuto la schiena dritta credendo fortemente sui giovani della sua Primavera che già conosceva. Si sta dimostrando una persona molto intelligente, come caratteristiche lo vedo a metà tra Conte e Allegri, mi offre questa percezione. Mi piace come gioca la Lazio e mi piace il senso di unità che trasmette, oltre alla soddisfazione di vedere gioiellini cresciuti in casa arrivare finalmente alla ribalta del grande calcio. Apprezzo molto la grinta e la determinazione di Lombardi, mi ricorda Florenzi per il modo di interpretare le partite e fisicamente Nedved, per somiglianza delle movenze in campo.




Con Inzaghi talenti come lo stesso Lombardi e Strakosha stanno trovando una dimensione in Serie A pur avendo sofferto nelle precedenti esperienze nelle serie inferiori: “E’ vero ma il primo approccio tra i professionisti è stato importante, anche se non hanno brillato si è trattato di esperienze che li hanno aiutati a maturare. Giocare nella Lazio con un allenatore che li conosce bene li ha sicuramente agevolati nel trovare le giuste motivazioni: quanto fatto in precedenza li ha aiutati a rompere il ghiaccio nel calcio che conta ed ora hanno avuto il merito di farsi trovare pronti.

Il museo delle maglie di tua creazione è probabilmente una delle iniziative più belle che hanno riguardato la Lazio:Sono collezionista di maglie da circa quindici anni, e sono stato il primo ad aprire un sito dedicato alle maglie della Lazio, poi seguito da diversi altri collezionisti. Per Natale posso annunciare che uscirà il nuovo sito del museo delle maglie, con l’aiuto di alcuni amici abbiamo investito molto in questo progetto e penso di poter dire che sarà il sito più bello dedicato agli appassionati di maglie di una squadra a livello mondiale. Ho scritto due libri per raccontare la storia della Lazio attraverso le sue maglie, ma nel nuovo sito sarà raccontata la storia di tutte le maglie di 117 anni di storia, più contributi extra come le maglie dedicate alle leggende della Lazio e le maglie delle finali. Sarà sicuramente un sito molto ricco di contenuti.

Il sogno però sarebbe quello di allestire un vero Museo delle Maglie che possa raccogliere fisicamente tutte le maglie della storia della Lazio:E’ un mio vecchio pallino, un’idea che negli ultimi anni ho cercato di capire spesso come realizzare, andando a parlare anche in Comune per permessi ed allestimenti, anche se la mia impressione è che questo progetto possa realizzarsi solo quando si costruirà un vero stadio della Lazio. A livello economico si tratterebbe comunque di un investimento ingente, ma come la Juventus ha realizzato una cosa simile dentro il proprio stadio, anche per la Lazio credo che un museo si possa allestire solo dentro uno stadio di proprietà. E’ un peccato sicuramente che Roma non abbia già aperto un museo dedicato alla prima squadra della Capitale. Io poi sono molto legato al territorio di Amatrice, sono originario di quei posti feriti dal terremoto e ho perso una casa: il mio sogno sarebbe quello di allestire lì il vero Museo delle Maglie della Lazio. Sarà importante per quelle aree allestire una ricostruzione che porti turismo anche in una stagione molto dura come quella invernale: un museo del calcio porterebbe molta gente ed aiuterebbe il territorio a rialzarsi. Oltre a un museo della Lazio potrebbe riguardare tutto il mondo del calcio che vorrà portare un contributo tangibile alla ricostruzione.




Il 4 novembre ci sarà la commemorazione per i Caduti di Guerra della Lazio presso la tomba di Bompiani al Cimitero Monumentale del Verano. Quanto sarà importante questa iniziativa per ricordare quello che è stato un patrimonio umano e culturale della storia della Lazio?Al di là di un riconoscimento importante come uno Scudetto che ci porteremmo comunque volentieri a casa perché è giusto che la Lazio pretenda giustizia sportiva per quello che fu, col comportamento della FIGC che non fu di sicuro impeccabile. Questa giustizia sarebbe soprattutto importante per atleti che non hanno più potuto giocare al calcio a causa della Guerra: tutto questo viene organizzato comunque in onore di persone che hanno perso la vita o non ha potuto più fare sport a causa della guerra. La Lazio è per loro che chiede giustizia e il 4 novembre sarò felice di aderire all’iniziativa: sarà importante andare a salutare gli atleti della Lazio, simbolicamente ritrovandosi presso la tomba di Bompiani nel Cimitero Monumentale del Verano. La Lazio ricorda tutti i suoi atleti dal 1900 ad oggi e il 4 novembre sarà un grande tributo per gli atleti caduti della Lazio.

 

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