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Lo strano caso di Televideo… tra la Lazio e i media siamo sempre alle solite

di Fabio BELLI

La Lazio di Inzaghi, la Lazio dei giovani vince e convince come forse non ci si poteva aspettare ad inizio stagione. Nota di merito in più, oltre ai tantissimi Under 23 messi in campo (ma che fanno notizia solo se sono altre squadre ad impiegarli) il fatto di ottenere risultati e bel gioco a fronte di tantissime assenze.

Ma con i media siamo alle solite: il rapporto tra la Lazio ed i mezzi d’informazione resta burrascoso, nonostante il lavoro di mediazione iniziato dal Responsabile della Comunicazione Arturo Diaconale sia evidente. Già nei giorni scorsi Sky aveva lanciato segnali poco confortanti. Il rigore su Wallace contro il Bologna era stato bollato come “simulazione“, senza mezzi termini, nel solito servizio sui gol della giornata trasmesso mille volte a rotazione. Nessuna analisi invece sull’episodio del tocco di mano di Parolo costato due punti nella trasferta di Torino, e che non era sembrato certo un episodio limpidissimo. Senza considerare che anche ieri, a fronte di un rigore clamoroso negato proprio a Parolo, la pay tv satellitare ha espresso perplessità francamente eccessive sul contatto tra Ceppitelli e Immobile, apparso decisamente netto.




Ma il caso più strano è quello di Televideo, che ha assestato sulle 2.500 le presenze alla partita di ieri sera. Un pubblico da Lega Pro: è vero che era mercoledì, è vero la pioggia, è vero che l’agitazione per il terremoto avrà scoraggiato gli ultimi decisi (e fatto uscire prematuramente anche qualcuno dallo stadio…) ma dire che i presenti fossero circa 10.000, forse anche qualche unità in più, non è certo molto lontano dalla realtà dei fatti. Soprattutto quando la stessa testata telematica aumenta sempre di 5.000, 10.000 unità i presenti sull’altra sponda del Tevere, e in aggiunta a simpatici episodi di gol e classifiche aggiornati in ritardo.




Niente di nuovo sotto il sole. Comportamenti che vanno registrati: i vincenti li archiviano con un’alzata di spalle, ma è bene che la società tenga una lista di ciò che in casa Lazio viene sistematicamente enfatizzato in negativo. Peraltro, ci duole dirlo, sempre dalle stesse fonti.

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