Dopo aver firmato il rinnovo del contratto, che lo legherà ai colori biancocelesti fino al 2020, Marco Parolo è intervenuto in conferenza stampa da Formello.
“Sono contento per il rinnovo; è stato fatto tutto senza ansia, con il Presidente ero già d’accordo da maggio. Ringrazio la società e il Presidente che mi ha permesso di poter andare ad un Europeo e di vivere belle esperienze con la Lazio. Spero di poter aiutare i più giovani e la società per arrivare a certi traguardi.
E’ il momento della verità, quella contro il Torino è la partita più importante per noi. Bisogna ragionare di partita in partita e la Lazio dimostrerà progressivamente il suo valore e la sua identità di gioco.
Dobbiamo andare a Torino per fare la prestazione, il risultato sarà una conseguenza. C’è stato qualche alto e basso perché siamo in crescita. Non abbiamo raggiunto ancora il 100% ma stiamo mettendo piano piano qualcosa da parte. Contro il Bologna abbiamo fatto bene, c’è stata la voglia da parte di tutti, ma avremmo potuto ribaltare la partita. Sono contento per come stiamo lavorando, c’è tanta disponibilità da parte di tutta la rosa.
Il mediano è un ruolo nuovo per me, lo faccio volentieri. Non sarò mai Biglia perché ho le mie caratteristiche: perderò in qualcosa ma guadagnerò in altro. Ogni domenica devo imparare qualcosa di nuovo perchè in questo ruolo si fa meno corsa e ci si può migliorare negli anni con l’esperienza. Aspetto Lucas perché è il numero uno in questo ruolo e deve ispirare tutto il gruppo per lo spirito che profonde. Tutti i ragazzi stanno facendo bene in tutti i ruoli, anche quelli che subentrano nell’arco delle partite.
Io ho rivisto la partita e con il Bologna abbiamo sofferto nei primi 10 minuti ma dopo aver preso le giuste contromisure non sono più riusciti a superare la metà campo. A Udine abbiamo segnato subito e, da subito, avevamo spazio. Domenica invece dovevamo essere bravi a trovare gli spazi. Se si fosse ribaltata prima la gara, avremmo vinto. Sono soddisfatto della prestazione ma ero un po’ stanco nel secondo tempo. Nonostante tutto sono stato il calciatore ad aver corso di più e questo mi dà ancora tante motivazioni.
Non mi aspettavo una carriera simile ma sono contento perchè nella mia vita mi sono sempre messo in testa di superare i miei limiti mettendomi sempre in gioco. Ogni volta sono riuscito a superarli e questo significa che ho tanta voglia di dimostrare ciò che valgo. Ho 31 anni ma quando vengo al campo mi sento ancora il più giovane della squadra per la voglia che ho di giocare. Sono felice di avere la possibilità di giocare con la Lazio fino a 35 anni: mi godrò questa possibilità fino alla fine.
Biglia è un combattente, non vorrebbe saltare nemmeno un minuto d’allenamento. E’ contento per come sta recuperando, è voglioso di tornare a darci una mano. Spetterà ai medici capire quale sarà il momento migliore per tornare in campo evitando ricadute.
Inzaghi sta facendo molto bene, è una lieta sorpresa per me. Ero curioso di vederlo da inizio stagione in un campionato complesso come questo. Ha affrontato tutte le difficoltà con grande spirito, è una persona vera. Ti fa capire bene quello che pensa, ha grande voglia di vincere e questo ce lo trasmette. Noi mettiamo in campo la sua grinta e si è visto domenica quando abbiamo acciuffato il pareggio al 97’.
Le prossime tre partite ci riveleranno il nostro futuro, ci faranno capire quello che stiamo diventando. Dovremo esser bravi a non rilassarci se andranno bene e, se andranno male, non dovremo abbatterci.
A Torino sarà difficile. I granata sono una squadra aggressiva: lo stadio sarà esaurito ed inoltre vengono da una vittoria. Dobbiamo ribattere colpo su colpo ed essere aggressivi dandogli filo da torcere; così usciremo indenni da questa trasferta. Sarà una prova di maturità: sono curioso di vedere come risponderà la Lazio.
Ci sono tanti ragazzi che hanno valori importanti: c’è gente che vuole affermarsi e altra che vuole dimostrare il valore. Ci sono tanti fattori diversi che rendono la squadra in grado di crescere.
Nella mia testa ho un progetto, ma dobbiamo continuare a lavorare. Ci sono delle basi per questo progetto e spero si possa iniziare un ciclo: ci sono stati troppi alti e bassi nel mondo Lazio negli ultimi anni e ora so cosa serve per far bene. Tutto ciò che di male è stato fatto lo scorso anno ci serve oggi per migliorarci affinchè la squadra possa dar vita ad un ciclo migliore. Siamo solo agli albori però, ora pedaliamo e vediamo cosa ci riserva il futuro.
Ho rivisto le partite e qualche occasione me la sono mangiata. In area ci arrivo. Con Inzaghi se gioco da mezz’ala a volte faccio dei movimenti per liberare i compagni: Keita contro il Pescara ha segnato perché io e Milinkovic abbiamo portato via due uomini. Capiterà di segnare su un assist di un compagno. Per caratteristiche di squadra può capitare che io debba difendere un po’ di più rispetto al solito. Sono in ritardo con il gol, dovrò farne almeno 5 o 6 in campionato.
Consiglio ai ragazzi che devono rinnovare di parlare chiaro e soprattutto di fare una grande stagione. Tutti devono pensare a far bene con questa maglia e dopodichè ci dovrà essere un confronto con la società. Poi ognuno è artefice del proprio destino.
Qui si sta bene e si può fare bene: abbiamo portato 50 mila persone a Lazio-Empoli, ho ancora la pelle d’oca quando rivedo il filmato che ho sul cellulare e voglio rivivere quelle emozioni. Per fare ciò servono giocatori importanti: nella Lazio ci sono e sono giovani. Spero che questi, attraverso risultati positivi, credano nel progetto“.
(fonte sslazio.it)