di Daniela BONFA’

Il direttore responsabile di laziostory.it, Fabio Belli, è intervenuto sugli 88.100 di Elle Radio nella trasmissione condotta da Danilo Galdino e Vincenzo Oliva, per fare il punto dopo il pareggio della Lazio sul campo del Chievo.

Bisognerà valutare a lungo termine se quella di Udine sarà stata la vera Lazio di questa stagione, ma è stata sicuramente la partita più bella della squadra di Inzaghi su un campo non facile. C’erano state critiche anche dopo la partita contro l’Atalanta, che ieri ha steso il Napoli: nessuna partita è scontata ed i tredici punti ottenuti sono un eccellente bottino.

Ci sono diversi aspetti da sottolineare: a Udine si è vinto di fatto senza Marchetti, Radu, Basta, Bastos e Biglia, cinque titolari. Aver utilizzato di nuovo il tridente è fondamentale ma come giustamente sottolineato da Inzaghi è l’atteggiamento della squadra ad essere stato perfetto. L’uomo-chiave è De Vrij: vicino all’olandese tutti giocano benissimo. Con lui in campo la media della Lazio supera i due punti a partita, senza scende a 1,27 punti a partita. Questo dice praticamente tutto.

Avere tanti giovani in rosa significa anche ampi margini di miglioramento. Lo stanno dimostrando Hoedt e Milinkovic-Savic, su altri livelli rispetto allo scorso anno. L’olandese giova sicuramente anche della compagnia di De Vrij, ma il serbo sta dimostrando una personalità straripante. Ci sarà spazio anche per Cataldi, sicuramente, ma bisogna elogiare anche Lulic, preziosissimo quando è in forma. Alla ripresa battere il Bologna sarebbe importantissimo perché la classifica potrebbe assumere contorni interessanti.

Una considerazione anche sul caso-Radu, rimasto ai box per una puntura d’insetto: se schierato in campo dopo un’iniezione di cortisone, avrebbe rischiato la squalifica per doping. “Non vedo dove sia il caso: punto da un insetto, i medici hanno messo in atto il protocollo per evitare la reazione allergica o, peggio, lo shock anafilattico. Si poteva fare polemica se il giocatore fosse stato schierato in campo rischiando il controllo antidoping, ma così… Cosa si doveva fare altrimenti? La scelta era tra l’iniezione e la partita saltata per evitare la squalifica per doping o un bell’arresto cardiocircolatorio: nel secondo caso non si può manco fare ricorso…

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